2, 3 o più? No, solo single e disconnessi

DIRE.FARE.CREARE
23 marzo 2015

Tempo fa il lancio di un ristorante dedicato esclusivamente ai single aveva fatto storcere il naso a più di una persona. Non tanto, o non solo, per la strategia di cucinare per poche persone che consumano da sole il pasto e, rigorosamente, non possono fare accomodare al tavolo altri single appena incontrati, ma per una restrizione imposta all’ingresso nel locale: la consegna dello smartphone.

Oh mio Dio: ma se un single non ha il proprio telefono, che funziona come distrazione o non-disconessione dal mondo, come passa tutto il tempo della cena? Semplicemente mangiando? Un menu di tre portate da degustare in santa pace a prezzo fisso, godendosi il silenzio e magari leggendo un libro, ma senza avere la ‘coperta di Linus’ dello smartphone suonava come qualcosa di troppo azzardato in un’epoca iper-tecnologica, un esperimento destinato a finire molto presto.

La designer Marina Van Goor, creatrice del progetto, ha invece trovato la chiave per il successo: offrire un luogo dall’interior semplice, con tavoli ben apparecchiati, in cui ritrovare un ritmo lento e (rivoluzionario!) i propri pensieri. Nato come pop-up restaurant, Eenmaal si è affermato ad Amsterdam, è stato esportato in alcune capitali europee ed è pronto al salto oltre oceano, a New York. I single londinesi ne hanno infatti definitivamente decretato il successo lo scorso gennaio, durante la prova di collaborazione tra il marchio olandese e il nuovo brand di Cola Cola Glacéau Smartwater.

E poi, sdoganato il concetto di poter mangiare da soli in un locale, il relax è proprio dietro l’angolo.

 

Simona Scibilia

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