Poco conosciuta ma una vera e proprio eccellenza italiana, risalente ai tempi del Rinascimento, la crescia marchigiana è fatta con farina, uova, sale, pepe e un po’ di strutto. L’abbiamo assaggiata con la titolare de Il Panaro di Fermignano (PU), Monia Moretti, che ci ha raccontato l’avventura della sua azienda che produce da generazioni la “sfogliata” principe del Montefeltro.
Come nasce la vostra attività?
Tutto prende avvio dal piccolo negozio di pasta fresca e gastronomia che mio marito ha gestito per alcuni anni con la sua famiglia. Nel 2011 abbiamo rilevato l’azienda e il marchio di un nostro concorrente Il Panaro, specializzato in cresce sfogliate e piadine. Non è stato facile ripartire da zero: abbiamo sbagliato, corretto il tiro, puntato sulle materie prime di ottima qualità, sull’artigianalità del prodotto, sulla sua freschezza e sul contatto diretto con il cliente che ci trova a sua disposizione dall’ordine alla consegna, dalla consulenza per le ricette alla logistica.
Quali strategie di marketing si propone Il Panaro?
La nostra prima strategia è forse la più antica: la parola, la seconda è la degustazione. Facciamo fiere per far conoscere la nostra sfogliata: ci piace parlare con chi passa davanti allo stand chiedendo informazioni su questa strana “piadina”, ci piace vedere la faccia del cliente che, dopo il primo assaggio, ne chiede un secondo. I social sono un ottimo catalizzatore di clienti perché lì postiamo foto e raccontiamo quotidianamente il nostro prodotto. Vorremmo spingerci anche all’estero, ma al momento siamo molto fieri di un progetto che vedrà protagonista la nostra crescia in tutta Italia, attraverso il sistema del franchising: al momento non possiamo svelare di più, ma lo faremo presto.
Chi sono i vostri acquirenti: come vi muovete nel mondo della ristorazione e chi rifornite?
Al momento stiamo servendo diverse GDO (gruppi distribuzione organizzata) che ci permettono spedizioni rapide e pagamenti puntuali, ma offriamo il nostro prodotto anche ai commercianti; con loro si crea un rapporto più diretto, più emozionale sebbene i numeri siano ancora bassi e gli incassi non sempre certi.
Quante cresce vengono prodotte ogni anno? C’è stato un aumento del numero nel corso degli anni, può nascerne una moda?
Nelle Marche è già una moda dal 1900, ma noi crediamo che lo possa diventare anche sulle altre tavole italiane. L’azienda produce circa 24 mila cresce sfogliate a settimana anche se ha le potenzialità per crescere, così come è stato negli ultimi anni. Dal 2011 a oggi la produzione è triplicata e prevediamo un ulteriore aumento di produzione nei prossimi anni.
di Erica Trionfi