Un’alternativa al classico ristorante, un’idea per una cena intima nel comfort di una casa da urlo. L’idea di tre giovanissimi diventata realtà (da meno di un mese).
Prendete un ingegnere, un antropologo e un architetto, tutti rigorosamente under 30, desiderosi di innovare e creare un luogo di incontro capace di unire due eccellenze del Made in Italy, il design e la cucina. Nasce così Presso Kook Sharing Experience, un nuovo concept di socialità, che ha inaugurato da pochissime settimane in via Sarpi numero 60, a Milano, con uno spazio di oltre 450 metri quadrati e arredo brandizzato da fare invidia al miglior showroom di mobili. I clienti possono affittare gli spazi per il giorno e l’ora che desiderano. Non ci sono cuochi e camerieri: gli affittuari fanno tutto da soli (a meno che non vogliano comprare i servizi aggiuntivi, quali la spesa, lezioni di cucina, uno chef…). L’idea è vincente, tanto da essersi aggiudicata il bando di concorso promosso da Assolombarda per giovani imprese. A meno di un mese dall’apertura intervistiamo Valeria Baggia, la “razionale” del gruppo (laureata in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano).
Presso in tre parole.
Un’ alternativa al ristorante per vivere il design e la convivialità in un modo totalmente nuovo.
Com’è nata l’idea?
Da più cose insieme, come spesso succede. Io mi lamentavo sempre della mia casa, troppo piccola per organizzare delle cene con più di sei persone. Claudio (*antropologo) rifletteva invece sulla crisi: ormai è troppo caro andare al ristorante, ma la gente ha comunque voglia di stare in compagnia e di mangiare bene e così abbiamo deciso di creare un’alternativa, un nuovo format di retail.
Vi siete ispirati a qualche progetto già esistente in Italia o in Europa?
No, l’idea nasce da un bisogno che abbiamo riscontrato per primi e tra i nostri amici e familiari. Dopo aver fatto alcune ricerche di mercato abbiamo scoperto che all’estero esistono spazi simili, ma siamo stati i primi a mettere insieme il design e il food per creare una nuova esperienza di consumo basata sul Made in Italy. L’obiettivo è quello di dare una nuova vetrina alle aziende produttrici per avvicinarle di più ai clienti che da Presso possono provare i vari prodotti. Come in uno show room attivo dove tutto si può toccare, ogni sei mesi varieremo gli arredi in modo da poter diventare un punto di riferimento per i nuovi prodotti e le nuove tecnologie del design italiano.
Come avete saputo del bando “Dall’idea all’impresa”?
Tramite Assolombarda giovani. Ma non è stato immediato: da quando è nata l’idea alla nascita del primo punto vendita ci sono voluti circa due anni, durante i quali abbiamo studiato il mercato e cercato premi e concorsi per metterci alla prova. Così siamo venuti a conoscenza del Bando e ci siamo iscritti.
Quanto avete investito nel progetto?
Circa 250 mila euro, anche se il vero contributo è venuto dalle aziende, che hanno creduto nel nostro progetto e hanno deciso di aiutarci con i migliori arredi e le ultime tecnologie. Ad oggi abbiamo circa 42 partner.
Come immaginate Presso da qui a tre anni?
Per adesso stiamo cercando di testare il modello di business, ma poi ci piacerebbe aprire all’estero, esportare la nostra idea e farci conoscere. Crediamo che questo nuovo concept possa essere un piccolo cavallo di Troia per le eccellenze del made in Italy. Le prime proposte ci sono arrivate durante la settimana del Salone del mobile. Pensiamo a posti come la Cina o l’America, dove il design italiano è molto richiesto. Ma ancora nulla di certo o pianificato.
A che tipo di pubblico vi rivolgete?
Abbiamo due tipologie di clienti. Prima di tutto le aziende fornitrici di tutto ciò che si può trovare in una casa, che possono usare Presso per presentare i loro prodotti. Il nostro target però sono i giovani adulti, persone con più di 28 anni che vivono a Milano, amano la convivialità, e cercano nuove alternative per stare in compagnia o semplicemente uno spazio polifunzionale per organizzare cene e incontri. Persone che vivono in città, ma che magari, come me, non hanno a disposizione case spaziose o, semplicemente, non vogliono sporcare casa.
Chi ha curato l’arredo?
Uno dei tre soci fondatori (Ivan Annoni) è architetto e ha seguito il progetto architettonico appoggiandosi allo studio Spadolini e allo studio Mrm Architetti Associati. Gli arredi sono stati scelti coordinandoci con le aziende in modo da creare tre atmosfere diverse all’interno dello spazio. Presso ospita infatti tre “case”, ciascuna con un suo stile caratteristico, pensato per andare incontro ad esigenze diverse di budget, serata e atmosfera. Casa Luxury consiste in un grande open space dotato di scenografica cucina a isola, home theatre privato (con le stesse poltrone del cinema Barberini di Roma), sala musica e bagno con tanto di cromoterapia e doccia-sauna. La Casa Cross Over ruota attorno a una spaziosa cucina a isola con grande bancone attorno a cui assistere il cuoco o semplicemente sorseggiare un bicchiere di vino, mentre la Casa Urban si compone di due ambienti intimi – una comoda cucina a isola e un salottino per rilassarsi – in uno spazio più raccolto, ma di tutto comfort.
di Marzia Nicolini