Nata a fine ‘800, Ballarini è oggi tra le aziende italiane più importanti nella realizzazione di casalinghi. I motivi del successo? Prodotti di design e una grande attenzione alla sostenibilità.
“Il futuro della tradizione” recita il pay-off di Ballarini, importante marchio italiano che opera nel settore degli strumenti di cottura antiaderenti di fascia alta. Una tradizione giunta oggi alla quinta generazione di imprenditori, eredi di quel Paolo che fondò l’azienda nel 1889. Ma per rimanere ai vertici di un mercato sempre più competitivo come quello globalizzato le radici salde da sole non bastano. Serve anche una buona dose di ricerca che, specie in questo comparto, si sostanzia in due parole d’ordine: design ed ecocompatibilità. “Non siamo un’azienda ecosostenibile al 100%, altrimenti non esisteremmo – spiega Angelo Ballarini, amministratore delegato e responsabile marketing dell’azienda –, ma stiamo cercando di privilegiare scelte etiche e sociali che ci portino a diventare sempre più virtuosi. In particolare, promuoviamo progettualità su problematiche ambientali, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, coinvolgendo tutta la nostra filiera. Uno di questi esempi è sicuramente la Greenline”. Questa particolare serie di pentole presenta diverse caratteristiche “verdi”: dall’approvvigionamento dell’alluminio, la materia prima, nella formula riciclata al 100%, per finire con il packaging, dove si utilizzano carta riciclata e plastica biodegradabile. “Dal punto di vista delle vendite ha un peso trascurabile sul nostro fatturato – aggiunge Ballarini –, ma conta molto in termini di visibilità e comunicazione. Il nostro obiettivo non è solo e non tanto quello di vendere, quanto promuovere un concetto. La Greenline in particolare è stata molto apprezzata all’estero, soprattutto in Cina, dove ha ottenuto un discreto successo”. La concorrenza, specie sui temi ambientali, è comunque molto agguerrita. “Tanti oggi puntano sull’ecocompatibilità, ma è divenuto più un modo per fare propaganda che una reale voglia di investire in questa direzione – denuncia Ballarini –. Noi invece abbiamo agito in modo più pragmatico, come dimostra anche la certificazione ambientale ISO 14001, unici nel settore a esserne in possesso”. Attenzione all’ambiente quindi, ma anche tanta ricerca e sviluppo per un’azienda che investe in questo campo circa il 7% del proprio fatturato ed è alla costante ricerca di un design funzionale e nuovi materiali. “Cerchiamo di proporre al mercato prodotti adatti ed efficaci, non sacrifichiamo mai la funzionalità per la forma, ma cerchiamo sempre un buon compromesso – afferma Ballarini–. Per il design in particolare ci affidiamo a professionisti esterni piuttosto in voga, come Giulio Iacchetti e Odoardo Fioravanti, mentre la ricerca sui materiali è affidata a un reparto interno”. Attualmente l’azienda sta lavorando su nuovi rivestimenti antiaderenti con una particolare identificazione estetica e maggiore durata. Il prossimo gennaio sarà presentata una nuova linea nel corso del Macef, la più importante fiera italiana del settore, mentre altre novità sono previste per il secondo semestre del 2013. “La nostra intenzione è quella di proporre un prodotto interamente “made in Italy” – conclude Ballarini –, che non significa soltanto prodotto in Italia, ma anche portare nel mondo le nostre tradizioni e i nostri valori, che ancora oggi, nonostante tutto, sono ampiamente riconosciuti”.
di Luigi Piscitelli