La Spagna punta su un nuovo turismo culturale nei monasteri.
Valorizzare il territorio partendo dal recupero di antichi monumenti: è quanto dal 2003 sta facendo Castilla Termal Hotels, primario gruppo spagnolo che ha scelto la strada delle ristrutturazione di importanti monumenti della regione della Ribera del Duero (e non solo) per un business di successo.
Il percorso ha inizio con la trasformazione in albergo di uno dei sette conventi della provincia di Olmedo, il Mudéjar Convent di Santo Spiriti del XII secolo: divenuto nel 2004 il Castilla Termal Balneario de Olmedo la struttura ha saputo fin da subito conquistare un turismo di classe, interessato a conoscere la storia e le origini della regione soggiornando nelle antiche dimore cistercensi, luoghi di culto, ma spesso anche di nascita dei primi vigneti, divenute spazio termale di lusso.
Alla prima struttura ne sono presto seguite altre: il Castlla Termal Burgo de Osma (2010), il Castilla Termal Balneario de Solares (2012) e il Castilla Termal Monasterio de Valbuena (2015) dove si narra sia stata effettuata, proprio a opera dei monaci, la prima produzione di vino della Ribera; non a caso nei dintorni della struttura si trovano le principali azxiende vinicole della DO Ribera del Duero, nonché il Museo del vino di Penafiel.
Un modo per visitare una regione della Spagna a forte vocazione enologica, entrando nella storia, vivendola in prima persona e concedendosi anche qualche momento di relax a tavola. Se tutti i ristoranti delle strutture offrono infatti un’ottima rivisitazione dei piatti tradizionali, a cominciare dal lechado asado (il tipico agnellino da latte cotto al forno) non da meno sono le carte dei vini che partendo da quelli tipici della DO delle regione, spaziano tra le molte proposte spagnole, spesso sconosciute al pubblico italiano.
di Barbara Carbone
