Il design non è nulla se non “muove”. È questo il principio a cui si ispira il Kodo Design, la filosofia creativa che ispira Peter Birtwhistle, colui che disegna le auto della Mazda.

In collaborazione con l’accademia di Brera, Mazda ha ideato il “Mazda Contest Brera”: concorso rivolto agli studenti della nota accademia meneghina. I partecipanti devono realizzare delle opere d’arte ispirate al Kodo Design, ovvero la filosofia creativa che anima le auto della casa automobilistica giapponese. In palio ci sono cinque borse di studio. A Peter Birtwhistle, Design Manager Chief di Mazda Motor Europe, abbiamo chiesto di raccontarci cos’è il Kodo Design.

Cosa significa ispirarsi al Kodo Design?

Quando si inizia a lavorare a un nuovo progetto non necessariamente si guarda solo al mondo dell’auto; le influenze arrivano da tutto ciò che ci circonda, dalla moda all’architettura, dall’arte agli oggetti di design. Il punto di partenza è il movimento repentino, qualcosa che si realizza esattamente in quel preciso momento, come la fotografia che immortala in una frazione di secondo, un uomo che danza con un velo sottilissimo, con tutta l’energia e la naturalezza di quell’istante.  L’obiettivo è quello di creare sempre qualcosa di nuovo e unico, che non sia mai stato fatto precedentemente, senza però mai dimenticare la strada che si è percorsa fino a quel momento. Da questo presupposto nasce il Kodo Design, ispirato al movimento energico e alle linee armoniche presenti in tutto ciò che ci circonda; ma anche all’Oriente, al Giappone nello specifico e al fascino della cultura di questo Paese.

Quali auto del passato hanno condizionato la sua formazione come designer?

I grandi classici, come la Jaguar E Type, ma non solo: anche auto sportive di case automobilistiche italiane, come la Ferrari e la Maserati, hanno avuto un ruolo nella mia formazione professionale. Auto con le giuste proporzioni. In fondo la proporzione è una dei principi più importanti, ciò che fa sentire chi guida al proprio agio, in un ambiente sicuro.

Come sarà la macchina del futuro?

Guardiamo alla nuove generazioni: i giovani di oggi vogliono essere sempre raggiungibili, ovunque si trovino. L’importante per loro è la connettività, l’avere tutto sotto controllo e a portata di mano, sempre. Quindi è fondamentale pensare a un auto dotata di tutti i mezzi all’avanguardia per rimanere connessi al mondo, che si tratti di un’agenda eventi o del social network preferito.

In questo momento di crisi, che consiglio darebbe ai giovani che vogliono disegnare auto?

Ogni settore sta vivendo questo periodo di crisi, ma non dev’essere un limite, a maggior ragione bisogna mettersi in gioco. Se sei veramente appassionato di qualcosa prima o poi arriverai dove vuoi arrivare. Bisogna essere ottimisti e guardare al futuro.

di Mariapaola Bossini