Un grande successo per la Personale di Guido Profumo alla Baccaro Art Gallery di Pagano (Sa). La critica ha espresso pareri positivi sulle sue opere e sul suo stile pittorico. Un’Arte che parte da un’idea di fondo, un pensiero, una riflessione ma sempre proiettata verso un futuro che lascia la libertà assoluta e la voglia di creare dal nuovo. Ecco al seconda parte dell’intervista fatta all’artista.
A cosa t’ispiri mentre dipingi? Hai già un’immagine del risultato finale o le tue opere sono in perenne cambiamento sino all’ultima pennellata?
Da subito ho deciso di non ricorrere a indirizzi particolari né di studiare le opere degli artisti conosciuti: il mio obiettivo è nella purezza della ricerca e nella scoperta, senza rischiare, neppure casualmente, di ripercorrere strade già battute per poi sentirsi costretto a deviare.
Il mio dipingere non è casuale: esiste una fase pre-intervento che parte da un’idea di fondo, una specie di progettualità abbozzata, magari su un foglio. Quando poi inizio un quadro ho già deciso cosa fare anche se non ne conosco il risultato finale. Avrò una visione d’insieme solo dopo aver sottratto o riproposto la materia (privazione, contenimento, recupero e riciclo) con l’obiettivo di ottenere sobrietà e concretezza.
Seguendo quanto appena detto, su cosa ti stai concentrando?
Attualmente sto lavorando a una nuova serie di 17 opere Gesti e indizi di metamorfosi, quadri caratterizzati da un rientro di colore (della linea senza confini”) nel legno attraverso un foro. Una ricerca del naturale, una rivisitazione e riadattamento del passato, una risposta a un modello, quello di questo tempo. Ho inserito alcuni elementi come l’ulivo selvatico, la segatura e terra la minorchina, il tutto su un pannello con angoli tagliati a rappresentare una uscita dagli schemi.
La mostra presso la Baccaro Art Gallery di Pagani (Sa) è un’importante occasione per la tua carriera artistica. Come vedi la tua pittura nel futuro? Su cosa ti vorresti concentrare?
È una grandissima occasione! Si tratta della prima personale in assoluto. Come citato nel mio primo catalogo “La felicità è reale solo se condivisa”. A questa affermazione si ispira la volontà di esporre al pubblico, sempre con la speranza che il mio lavoro non lasci l’osservatore indifferente ma sappia suscitare in lui curiosità, emozioni ed empatia.Per quanto riguarda il futuro… è difficile fare previsioni. L’estro e l’ispirazione non si programmano. Lascio piena libertà al processo naturale di ricerca ed evoluzione.
di Maddalena Baldini