Alla scoperta dei cibi, da quelli più comuni come i semi a quelli più evoluti. Un percorso che parte dall’origine, accostando un approccio di alto valore scientifico per garantire il meglio al pubblico. La mostra di Padova, aperta fino al 28 febbraio 2016, racconta il cibo legando agli a spetti sensoriali e gustativi quelli della storia e della scienza.
Cosa mangiamo ogni giorno? Cosa troviamo nel piatto? Da dove arrivano gli ingredienti che diventano cibo sulla tavola? Queste sono solo alcune delle domande che quotidianamente, a volte senza rendercene nemmeno conto, ci facciamo all’ora di pranzo e cena. L’alimentazione è fondamentale, non solo come sostentamento per una vita regolare e sana, ma anche come base culturale e scientifica da esplorare. La mostra Food, la scienza dai semi al piatto, in programma a Padova fino al 28 febbraio 2016, allestita al Centro Culturale Altinate San Gaetano, parte da qui, dalla volontà di entrare a fondo nell’universo “cibo” per svelarne tutti i segreti.
Tutto ciò che ruota attorno alla nostra alimentazione produce fascino, emozioni, curiosità; un impatto assolutamente positivo che, inevitabilmente, crea piacere. Il piacere dell’assaggio, il godimento estetico nel vedere la composizione di un piatto, l’inebriante sensazione dei profumi… tutti fattori indispensabili ma nulli se non associati a una conoscenza più approfondita e scientifica della materia. Non a caso, la mostra prende spunto da Pellegrino Artusi, colui che, per primo nel 1891, pose le basi di quella che diventerà la cucina italiana affiancando alle basi naturali il metodo scientifico.
Il progetto è curato dal chimico Dario Bressanini, docente presso l’Università dell’Insubria: “La cucina è il luogo della casa con il più alto concentrato scientifico e tecnologico – dichiara il curatore Bressanini – basta pensare alla lievitazione di una torta, alla preparazione del caffè, alla cottura di alcuni alimenti, per renderci conto che stiamo eseguendo una serie di esperimenti scientifici ai quali leghiamo reazioni chimiche. Da qui inevitabilmente ci si collega alla storia antica di ciò che mangiamo. “Spesso mangiamo senza riflettere sull’importanza storica e sociale di alcuni alimenti – aggiunge Bressanini - quasi tutti sanno che pomodori, mais e patate arrivano nel nostro continente dopo la scoperta dell’America. In pochi però potrebbero elencare altri cibi che arrivano da posti lontani come Africa e Asia ma di consumo quotidiano”
La mostra Food, la scienza dai semi al piatto è divisa in 4 sezioni: del seme, tema del viaggio come evoluzione del cibo, sezione della cucina come “laboratorio” per creare e sperimentare, e sezione di come i cinque sensi guidano e condizionano le scelte. Un percorso aperto a ogni genere di visitatore, adulti, ragazzi e bambini; lungo la mostra si troveranno esposte informazioni tecniche e dettagliate sui vari argomenti, sistemi interattivi di analisi e intrecci interdisciplinari per scoprire i lati più “curiosi” della cucina.
di redazione