Stiamo guardando a Oriente?

appuntamenti | estero
21 febbraio 2014

Dal 23 al 27 febbraio Dubai ospita la fiera Gulfood, un appuntamento molto apprezzato dall’aziende italiane del settore alimentare che guardano al Medioriente. L’Italia è la nazione con il padiglione più grande e uno spazio espositivo di oltre 3264 metri quadrati. Per capire maggiormente qual è l’importanza strategica di questa fiera abbiamo intervistato Mark Napier, Exhibition Director, di Gulfood 2014.

Come potrebbe definire l’edizione della fiera di quest’anno?
Con un record ininterrotto di crescita sin dal suo inizio 27 anni fa, Gulfood è saldamente affermata come una delle maggiori fiere nel mondo del settore alimentare e dell’ospitalità.
L’edizione di quest’anno che si terrà presso il Dubai World Trade Centre (DWTC) ha raggiunto il numero record di 4.500 espositori provenienti da tutto il mondo che occuperanno oltre 1.000.000 m² di spazio espositivo, con 1.447 aziende partecipanti per la prima volta in 120 padiglioni nazionali.

Quali sono le caratteristiche principali che rendono questa fiera particolarmente interessante?
Gulfood ogni anno affronta le ultime tendenze, i problemi globali e le opportunità che incidono sui vari settori dell’industria. Quest’anno, in particolare, sarà focalizzata su come affrontare le sfide legate alla sicurezza alimentare, un argomento delicato soprattutto per i paesi arabi dove si registra un aumento dalle importazioni.
La consapevolezza dell’importanza di un’alimentazione sana sta facendo da traino ai consumi generando un aumento della domanda di prodotti alimentari per il benessere, come prodotti naturali e biologici. Di conseguenza nasce la necessità di norme e certificazioni riconosciute a livello globale. Gulfood punterà quindi l’attenzione sulla ricerca di soluzioni e nuovi modi di affrontare le sfide, rispondendo alla domanda dei consumatori in modo efficace, coerente e responsabile.

Quanti visitatori vi aspettate per l’edizione di quest’anno?
Oltre 80 mila visitatori da più di 150 Paesi.

Secondo lei quanto è importante per un’azienda italiana essere presenti?
L’esportazione di prodotti alimentari italiani in Medio Oriente è in forte espansione: si registra un aumento del 41,5% negli Emirati Arabi Uniti, del 29,1% in Arabia Saudita e del 38,5% in Turchia. Si comprende la ragione per cui l’Italia ha il più grande padiglione paese a Gulfood 2014, con 186 aziende partecipanti. Oltre a essere l’ottavo mercato di esportazione in Italia, gli Emirati Arabi Uniti e Gulfood, in particolare, sono considerati un punto d’appoggio per entrare in mercati più chiusi della regione. Il volume totale delle importazioni alimentari italiane verso i paesi del GCC – Gulf Cooperation Council – è pari a 20 bilioni di euro nel 2010, e si prevede di raddoppiare entro il 2020.

Quali sono i prodotti italiani che sono maggiormente apprezzati dal pubblico della fiera?
I modelli di consumo sono cambiati in Medio Oriente, dal cibo tradizionale della cultura araba si stanno spostando sempre più verso sapori internazionali. I prodotti di qualità tradizionali italiani, come pomodori, pasta, olio d’oliva o formaggio sono ben noti e la loro domanda nei mercati GCC è in aumento.

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