Lupo Alberto, verso gli ‘anta’

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23 maggio 2013

Il “lupastro” nazionale invecchia e tra un po’ entrerà negli ‘anta’, ma le sue disavventure continuano ad appassionare grandi e piccini.

Con la sua pelliccia azzurra, le sue battute e il suo amore per la gallina Marta, Lupo Alberto è uno dei personaggi più amati dai fan delle strisce a fumetti. Il prossimo anno raggiungerà il traguardo dei quaranta e, in vista di questo importante compleanno, abbiamo chiesto al suo ideatore – Guido Silvestri, in arte Silver – qualche retroscena del Lupo nazionale, che con le sue disavventure e il suo variopinto gruppo di amici animali ha tenuto compagnia e fatto ridere intere generazioni di ragazzini e adulti.

Lupo Alberto descritto in tre parole
Libero, onesto, determinato.

Che effetto fa sapere che la sua creatura va per i 40?
Incredulità. Tre anni dopo averlo creato ho pensato di sopprimerlo, convinto che avesse già fatto il suo tempo.

Domanda di rito: com’è nata l’idea di Lupo Alberto? A cosa/a chi si è ispirato nel crearlo?
Il mio background è fatto di cartoons della Warner e strisce a fumetti per lo più nordamericane. Lupo Alberto è un distillato di tutto questo, in una versione domestica.

Della famiglia “allargata” di Lupo Alberto qual è il suo personaggio preferito e perché?
Enrico la Talpa è certamente il personaggio che per la sua bassezza morale offre gli spunti migliori. Enrico è la gente comune.

Qual è il complimento più bello che ricorda di aver ricevuto per Lupo Alberto?
Ogni tanto qualcuno mi dice che le mie strisce lo hanno aiutato a superare dei momenti difficili della vita. So che sono sinceri perché è successo anche a me.

Lupo Alberto è nato a metà anni Settanta; quanto di quel periodo è stato trasposto nelle strisce?
Ho sempre cercato di tenermi alla larga dall’attualità, merce che tende a deperire in fretta. Ma alcune tematiche sociali, come l’Aids, il terrorismo, i movimenti di liberazione omosessuale, ci sono entrati di prepotenza. Se vai in trattoria ti si impregna la giacca di fritto (nb: Silver è di Modena)

C’è un disegnatore o fumettista che ammira particolarmente e perché?
C’è, ed è un mio collaboratore, ragion per cui non ne faccio il nome. Posso solo dire che ha un talento enorme e un’intelligenza abbagliante. Ma, come tutti i grandi, è dotato di un’umiltà che sfiora l’autolesionismo.

Per i 35 anni di Lupo Alberto avete organizzato delle mostre e avete creato un francobollo a tiratura limitata. Progetti per il 40° compleanno?
Stiamo progettando delle cose, combattendo quotidianamente con la penuria di mezzi che caratterizza questo periodo. Alla peggio finiremo tutti nella trattoria di cui sopra. Siete tutti invitati!

Come vede Lupo Alberto da qui a una decina d’anni?
Non sopporto l’idea di vederlo tra dieci anni ancora vispo e saltellante, e io un vecchietto curvo e pieno di acciacchi. Lo ucciderò prima, sto solo architettando il modo più clamoroso.

di Marzia Nicolini

 

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