Micol Assaël, installazioni da vivere

stART & go
31 gennaio 2014

Vorkuta

Apre all’Hangar Bicocca la personale di Micol Assaël, artista italiana classe ’79.

Non cercate di capire che cosa significa il titolo della mostra: perché ILIOKATAKINIOMUMASTILOPSARODIMAKOPIOTITA non vuol dire proprio niente. Si tratta di un accorpamento di termini greci (Assaël vive e lavora in Grecia appunto), volutamente incomprensibile e impronunciabile in modo da distogliere il pubblico da qualsiasi idea precostituita e gettarlo direttamente nel vivo delle opere. Opere che sono stanze, spazi da vivere, percorrere, toccare e sentire.

Per esempio Vorkuta è stata realizzata per la prima volta nel 2001, dopo un viaggio in Siberia. Si tratta di una cella frigorifera mantenuta alla temperatura di meno 30 gradi. Il ronzio del motore della cella è interrotto di tanto in tanto dal suono e dalla luce di improvvise scosse elettriche.

Invece Senza titolo, del 2003, presentata alla 50esima Biennale di Venezia, è una stanza realizzata interamente in ferro e arredata all’interno. Lo spazio è reso ostile e claustrofobico dalla presenza di forze contrastanti che si ripercuotono sullo spettatore che lo attraversa: su un tavolo 10 trasformatori elettrici sprigionano energia fino a 9.000 Volts provocando scintille ad alta tensione, mentre correnti di aria calda e fredda convogliate nello spazio da potenti ventilatori investono i passanti.

La mostra, curata da Andrea Lissoni, sarà aperta al pubblico fino al 4 maggio 2015.

  • ChiaraMartinoli       @ChiaraMartinoli

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