Nuova vita alla lavatrice!

DIRE.FARE.CREARE
02 ottobre 2012

Gli elettrodomestici non sono più solidi come quelli di una volta: frigoriferi, aspirapolvere, lavastoviglie, lavatrici e microonde difficilmente durano più di qualche anno. Ma, fortunatamente o sfortunatamente, nemmeno i consumatori sono più quelli di una volta: più volubili, attenti alle mode, alle tematiche ambientali e ai consumi.

Non è carino a dirsi, ma se un frigor ha un buon design io non esito più di tanto rottamare quello vecchio per uno più cool e intonato al mio umore o alle tinte forti della cucina. A placare le coscienze ‘sostenibili’ di coloro (eccomi!) che non esitano a cambiare una lavatrice sprovvista del bollino ‘classe A’ di consumo e non disdegnano il design arriva Rewashlamp, una collezione di lampade create con materiali di riciclo.

Questo progetto portoghese parte dall’idea di alimentare la catena del riciclo e implica una duplice attenzione all’ambiente: sia attraverso la realizzazione della struttura con un cestello da lavatrice usato e un cavalletto fotografico, sia mediante il basso consumo energetico della lampadina.

Fantasia senza confini per il paralume, che a parte l’utilizzo di tessuti sintetici o riciclati, ha davvero pochi limiti: palline da ping pong, metro da sarto, erba sintetica, tappi di sughero… Il tutto realizzato a mano e, grazie all’altezza variabile del treppiede, adattabile alle esigenze dello spazio in cui la lampada sarà inserita. Originale, eccentrico e sostenibile.
E la mia coscienza green non solo è sedata, ma anche soddisfatta della scelta.

 

Simona Scibilia

 



 

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