Quanto ne sai di polimeri?

DIRE.FARE.CREARE
19 febbraio 2015

Che mondo sarebbe senza plastica? La parafrasi con il pay off della più famosa crema alla nocciola e cioccolato (che induce a dolci, golosi e rilassanti pensieri) potrebbe sembrare esagerata, ma tempo due minuti e scoprirete che non lo è affatto. Pronti? Via.
Riuscite a immaginare una vita senza mattoncini Lego? E un’infanzia con rigide bambole di legno? Se così fosse stata, non avremmo conosciuto la Barbie e le sue splendide case. E nemmeno i puffi e la loro società irreale.

Certo se siete tra quelli che non si asciugano mai i capelli col phon, che non usano banali elettrodomestici da cucina (perché la frutta la frullate in altro modo, il caffé lo fate solo con la moka e tritate e impastate tutto a mano), frequentano solo lavanderie perché la lavatrice e l’asciugatrice nell’antibagno sono antiestetiche e non accendere mai una Tv, un computer e, ovviamente, uno smartphone, allora sì, potete provare a vivere senza la plastica.

Se, viceversa, vi siete resi conto che questi come tanti altri piccoli oggetti in plastica (o con componenti in plastica) fanno parte della vostra quotidianità, potresti farvi un giro al MEF di Torino per vedere la mostra ‘Plastic Days. Materiali e design’. Fino al 21 giugno troverete 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte: prime serie di produzione, pezzi di famosi designer e oggetti di design anonimo, disposti secondo un percorso tematico che fa capire le trasformazioni che questo polimero ha determinato nella vita dell’uomo e della società negli ultimi centocinquanta anni.

Perché c’è un lato artistico e innovativo nell’utilizzo della plastica, che va ben oltre l’inquinante e fastidiosa borsina ormai fuorilegge.

 

Simona Scibilia

Lascia un Commento