Salone, FuoriSalone e futuro del design

DIRE.FARE.CREARE | Senza categoria
21 aprile 2013

 

Ogni anno sono i numeri a indicarne il buon risultato: quasi 325.000 visitatori complessivi, dei quali 285.000 operatori del settore. Bene, stabilito che I Saloni del Mobile (plurale d’obbligo, in quanto più spazi dedicati a più temi) portano business e indotto, a decretarne il successo su larga scala sono tuttavia gli eventi del FuoriSalone, che attirano una massa di appassionati e curiosi e per una settimana fanno di Milano una metropoli di caratura mondiale, capace di coinvolgere diversi quartieri nel ‘fenomeno design’.

Per capire le tendenze di chi vive il design attraverso sensazioni e creatività non ancora mediate dall’esperienza occorre gettare uno sguardo al SaloneSatellite, spazio riservato ai progettisti under 35 e alle scuole di design più importanti del mondo. La quarta edizione del concorso a loro riservato ha valorizzato alcune proposte legate ai temi delle manifestazioni Euroluce e SaloneUfficio. Ad aggiudicarsi i premi, tre progetti che più di una tendenza indicano dei bisogni ben definiti, necessità di questi tempi: versatilità e sostenibilità, riutilizzo di materiali ‘scomodi’ e semplicità in grado di emozionare.

Il primo premio è andato alla designer portoghese di nascita ma milanese d’adozione Tania da Cruz, che ha presentato Braque, delle pareti di insonorizzazione in sughero capaci di adattarsi a ogni contesto grazie alla versatilità dei piccoli moduli. Secondo classificato il progetto egiziano Plastex di Re-Studio: un originale riutilizzo della plastica che si avvale di antiche tecniche di tessitura. Terzo classificato lo studio inglese Poetic Lab con Wave, una lampada che reinterpreta in modo emozionale il rapporto tra vetro, luce e movimento.

Tre proposte viste con occhi ‘nuovi’ e meno improntate a lusso ed estetica, ma più a praticità ed essenzialità: semplici, efficaci, toccanti.

 

Simona Scibilia

Lascia un Commento