Se non esistesse già, bisognerebbe inventarlo

DIRE.FARE.CREARE
28 febbraio 2013

Alcuni grandi spazi hanno bisogno di elementi d’avanguardia, con caratteristiche di funzionalità, basso consumo ed efficienza. Scritto così potrebbe sembrare l’ennesimo spot per un auto veloce e di grossa cilindrata (chiaramente straniera), che corre attraverso ponti infiniti o strade panoramiche. Meglio allora specificare adeguatamente il contesto. Pensiamo agli aeroporti, ai centri commerciali o agli autogrill, grandi aree pubbliche che presentano un elemento in comune: i bagni.

Quante sono ogni giorno le persone che si lavano le mani nei luoghi pubblici? Tante, tantissime. E a seconda che il bagno sia riservato a uomini o donne, il tempo dell’asciugatura si allunga. Morbide salviette colorate e profumate sono una pretesa senza speranza.
La realtà ci porta invece verso un mondo più grezzo, con salviette di carta di pessima qualità o asciugamani elettrici posizionati lontani dai lavandini e, spesso, lenti.

La soluzione in grado di ammorbidire il nostro impatto con l’ambiente circostante potrebbe essere un rubinetto dal design minimal e lineare, che comprende due asciugatori laterali: Dyson Airblade Tap. Un solo elemento capace di unire due azioni, lavatura e asciugatura, e risolvere vari problemi. Di efficienza: 12 secondi sotto i soffioni e le mani sono asciutte. Di sostenibilità: i sensori a infrarossi rilevano la presenza della mani, prima sotto il rubinetto (senza spreco di acqua) poi sotto le alette asciugatrici. Di igiene: i filtri catturano il 99% dei batteri e virus presenti nell’aria, riversando sulle mani solo aria pulita.
Perché un mondo più pulito è anche un mondo (almeno apparentemente) migliore!

 

Simona Scibilia

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