Tech expo design a ottobre a Bergamo

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04 settembre 2013

Gli organizzatori di Tech Expo Design durante la conferenza di presentazione della fiera

Il 18 e 19 ottobre, alla Fiera di Bergamo, c’è la prima edizione di Tech Expo Design, la fiera dedicata al design inteso come ricerca e innovazione.

Secondo alcune stime il design varrebbe tra il 7 e l’8% del Pil nazionale. Un dato significativo e non potrebbe essere altrimenti per un settore che, dagli anni ’60 in avanti, è diventato sinonimo di made in Italy nel mondo. Proprio per sfruttare le sue indubbie potenzialità a livello economico, ma anche culturale, è stata pensata Tech Expo Design, manifestazione che vedrà svolgersi la sua prima edizione il 18 e 19 ottobre prossimi presso la Fiera di Bergamo. “Il nostro intento è quello di creare attenzione sul design, senza però andarci a inserire in concorrenza con altre realtà già avviate – sottolinea Antonello D’Egidio, general manager di Bevisible+, ideatore e curatore della manifestazione insieme all’art director Walter Vallini.

“Tech expo design” intende focalizzare la sua attenzione su alcuni aspetti che spesso sono lasciati in disparte in altre manifestazioni analoghe, quali l’innovazione e la ricerca. “In una parola il progetto – prosegue D’Egidio –. Intendiamo raggruppare aziende, università e centri di studio che possano evidenziare come i marchi siano in grado di raccordare non solo il lato stylist, ma anche il contenuto, e in generale tutto quel processo di lavoro che fa la differenza e che spesso non è valorizzato”.

Per questa prima edizione della fiera sono attesi tra i 40 e i 50mila visitatori, un pubblico fatto non solo di specialisti, ma anche di appassionati e curiosi del settore, soprattutto giovani. Ad oggi sono circa una ventina le aziende che hanno già assicurato la loro presenza e tra queste alcuni nomi di prestigio come Dyson, Tino Sana e Valsecchi. “Non ci rivolgiamo soltanto ai grandi marchi – precisa D’Egidio –, ma anche ai piccoli che hanno saputo innovare. Non sarà però la fiera dei visionari. Se arriva un produttore poco noto, dovrà dimostrare di essere strutturato. Il nostro ideale, in termini di innovazione, è un’azienda come la Apple, che attraverso i suoi prodotti ha saputo cambiare le abitudini delle persone”.

Diversi saranno i segmenti nei quali la manifestazione si dividerà. Dall’ethic design (produzioni a basso impatto ambientale), all’hi-tech, dal food&tabel al wellness (ambiente esterno e relax), senza dimenticare il creative design (fashion style, accessori e complementi d’arredo), e architecture & technologies (materiali per costruzioni e rivestimenti, moduli di arredo e componenti architettoniche urbano). “Lavoreremo soprattutto sul brand value e non solo sullo show – conclude D’Egidio –. Sfrutteremo al meglio le potenzialità dell’hub di Bergamo e la capacità di questi temi di bucare il mercato italiano e di sfondare in Europa e non solo”.

di Luigi Piscitelli

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