Thailandia tra luci e ombre. Video d’arte all’Hangar Bicocca

stART & go
06 aprile 2013

Mostra nel buio, all’Hangar Bicocca di Milano.

Fino al 28 aprile, gli spazi dell’Hangar ospitano le video opere di Apichatpong Weerasethakul, artista e filmmaker thailandese. Primitive è un percorso a luci spente, in cui le immagini in movimento sugli schermi sono l’unico elemento visibile. Cosicché lo spettatore si muove in un’atmosfera da sogno, quasi surreale, e l’occhio è costretto a concentrarsi esclusivamente sui video proiettati.

La mostra nasce da un lungo progetto, avviato nel 2008. Nell’estate di quell’anno Weerasethakul ha vissuto a stretto contatto con i giovani del villaggio di Nabua, nel nord della Thailandia: questi ragazzi portano la testimonianza dei propri genitori e nonni, che sono stati vittime, tra gli anni ’60 e ’80 del secolo scorso, di violente repressioni da parte dell’esercito di Stato. Dal periodo di condivisione, nasce l’idea di reinterpretare questo storia dolorosa a partire dalle immagini, che scorrono ora sugli schermi della mostra. Strutturati documentari (così si presentano all’inizio), i video sfumano poi in una dimensione onirica e surreale. Primitive si richiama proprio a questo: un’atmosfera mistica e sospesa, che si ricollega alle tradizioni ancestrali ancora vive tra gli abitanti delle campagne thailandesi. Ma vuole anche essere una denuncia, perché il termine inevitabilmente chiama in causa lo stato primitivo cui le popolazioni rurali furono sottomesse dall’autoritarismo statale. Una storia forte, che deve rimanere viva nelle coscienze e nei cuori. E lo fa attraverso l’arte.

 

  • Chiara Martinoli

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