Un pezzo di carta per raccontarsi

stART & go
22 gennaio 2013

Il Guggenheim Museum fa centro anche stavolta: dal 25 gennaio la sede di New York ospiterà Paper like skin, la grandiosa retrospettiva dell’artista indo-americana Zarina Hashmi. In arrivo dall’Hammer Museum di Los Angeles, le numerose opere di Zarina approdano ora nella Grande Mela. Paper like skin è un’esposizione che ripercorre la storia di questa sensazionale artista (che preferisce farsi chiamare con la semplicità del suo nome) raccontata attraverso le sue opere più significative, a partire da quelle dei lontani anni ’60. Opere che ruotano perlopiù attorno alla carta, elemento preponderante nei lavori di Zarina. Carta su cui dipingere, ma anche su cui vivere e far vivere le proprie emozioni. Carta su cui Zarina lavora, incidendovi, spezzettandola, mescolandola con altri elementi, facendone una poltiglia.

E’ un’arte, la sua, che rievoca un vocabolario minimo, fatto di gesti e pensieri semplici, ma che si carica di allegorie legate alla vita stessa dell’artista che non sfuggono a un osservatore sensibile: temi come l’esilio, lo sradicamento dalle proprie radici, l’idea di casa (intesa anche nella sua accezione più spirituale) trapelano dalle opere con la forza dirompente della semplicità.

Quello di Zarina è un linguaggio muto ed essenziale, pronto a rivolgersi a chi rinuncia ad ascoltare con le orecchie

In mostra a New York fino al 21 aprile. Curata da Allegra Presenti.

  • Chiara Martinoli       twitter @ChiaraMartinoli

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