Un po’ di pepe per ravvivare la monotonia?

DIRE.FARE.CREARE
13 maggio 2015

In un mondo lineare e inquadrato, fatto di precisione e forme appropriate nel giusto contesto, la mostra Salt & Pepper Shakers sembrerebbe un azzardo. In esposizione al Triennale Design Museum fino al 29 giugno ci sono infatti circa 600 coppie di salini e pepini dalle forme strane e curiose e storie interessanti: testimonianze della Good Life americana o apprezzati sostituti del biglietto da visita o del classico souvenir vacanziero.

La multiforme collezione della curatrice Paola Trifirò Siniramed è ordinata per sezioni tematiche: in un viaggio tra le storia dei più famosi insaporitori, le sagome che si incontrano sono quelle di elettrodomestici, giocatori di baseball, dinosauri, clown, teschi, barche, personaggi famosi e animali. Anche i materiali sono vari: bachelite, ceramica, porcellana, stagno, legno, vetro e altri.

La maggior parte dei salini e pepini è costituita da due pezzi, ma non mancano i nested, in cui un pezzo sta annidato sull’altro come Elvis (salino) seduto sulla sua limousine azzurra (pepino), gli hanging come la scimmietta (sale) che dondola attaccata al ramo di un albero (pepe) e i noddings (oscillanti), come i teschi che, posati su una base, si muovono separatamente e avanti e indietro.

Dopo averla visita, vi verrà una voglia incredibile di cambiare i vostri banali contenitori di sale e pepe!

 

Simona Scibilia

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