1950-1990, design made in Tuscany

DIRE.FARE.CREARE
21 giugno 2015

Può un territorio influenzare la creatività dei designer? Se è così incantevole da affascinare milioni di turisti da tutto il mondo, grazie ai suoi paesaggi unici, all’inestimabile patrimonio artistico e a borghi e città che restano nel cuore, non è improbabile che riesca a influenzare anche coloro che creano qualcosa grazie alla loro sensibilità, immaginazione e inventiva.
Se il territorio poi si chiama Toscana, ogni dubbio è presto spazzato via.

La mostra ‘Creativa Produzione, la Toscana e il design italiano 1950-1990’ che si tiene fino al primo novembre a Lucca, presso la Fondazione Centro Studi Ragghianti nel Complesso Monumentale di San Micheletto, esplora il legame tra la regione e i designer durante 40 anni di produzione delle sue aziende più rappresentative in diversi ambiti e con l’utilizzo di differenti materiali: l’arredo, l’oggetto d’uso in porcellana, la ceramica, il vetro, l’argento e il cristallo, il design del marmo e la grafica.

Da realtà industriali come Piaggio e Richard-Ginori alle aziende produttrici di mobili e complementi d’arredo come Poltronova, Martinelli, Planula, Giovanetti e Edra, dagli oggetti in marmo di Officina, Up&Up e Ultima Edizione alle ceramiche di Alessio Sarri fino ai cristalli di Mancioli, Colle Vilca ed Egizia, le aziende locali hanno attratto e incoraggiato architetti e designer per decenni. E continuano a farlo.

 

Simona Scibilia

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