Classe 1972, Pietro D’Agostino è nato a Taormina dove ha frequentato l’accademia culinaria. Dopo numerose esperienze all’estero e in Italia, nel 2003 apre il suo ristorante, La Capinera, dove esprime tutte le ricchezze della cucina siciliana con una creatività intelligente e innovativa. Nel 2008 riceve la stella Michelin, entra nei JRE e in Charming Italian Chef. Annovera numerose esperienze di ambasciatore della cucina siciliana nel mondo, scegliendo personalmente tutte le forniture degli ingredienti che finiscono sulla tavola. Nel 2017, lancia due nuovi progetti: un innovativo contenitore gastronomico nel cuore di Taormina, Kistè, con una formula easy gourmet e una cucina essenziale, e la sua prima linea di prodotti, disponibili con il marchio Io Pietro D’Agostino, da lui direttamente selezionati.
Ingredienti per 4 persone
400 g di filetto di pesce San Pietro
300 g di bieta giapponese
1 g di salsa di soia
5 fette di pane in cassetta
100 g di pecorino fresco
60 g di pinoli
10 foglie di prezzemolo
10 foglie di finocchietto selvatico
10 foglie di basilico
1 limone
1 pomodoro
sale di Mozia e pepe nero di Sichuan
origano selvatico e fiori eduli
Per l’affumicatura
10 g di chicchi di caffè arabica
Pulite i filetti di pesce San Pietro e metteteli da parte. Lavate la bieta, scottatela in padella con sale, pepe e salsa di soia. Mettete in un frullatore il pane in cassetta, i pinoli, il pecorino fresco, l’origano, il basilico e il prezzemolo. Frullate bene ottenendo un composto verde; aggiustate di sale e pepe. Aggiungete il pomodoro tagliato a pezzi e ponete il composto sul filetto di pesce. Fate cuore il pesce a 120° per 15 minuti. Gratinatelo sotto una salamandra.
Servite in un piatto fondo adagiando il pesce sulla bieta giapponese. Decorate con fiori eduli ed erbe prima di servire il pesce sotto una campana di vetro, affumicato con i chicchi di caffè.
Il libro di Pietro D’Agostino, Creatività. Memoria e Territorio, da cui è tratta questa ricetta, lo trovate in libreria o su Amazon.