Oltre la moda e la fotografia. L’arte provocante di Helmut Newton

stART & go
30 aprile 2013

Sensuali, incredibilmente erotiche, sorprendenti. Spinte (a volte), ma mai volgari.  Le fotografie di Helmut Newton hanno tutte le carte in regola per definirsi opere d’arte.

Fino al 21 luglio, duecento tra i migliori scatti del celebre fotografo sono esposti a Roma a Palazzo delle Esposizioni nella mostra White Women, Sleepless Nights, Big Nudes (dal nome dei tre volumi fotografici realizzati da Newton stesso). A cura di Mathias Harder, il progetto nasce a Berlino da un’idea della Helmut Newton Foundation, per impulso della moglie June.

Modelle nude o dagli abiti provocanti sono ritratte in immagini vive e accattivanti, proprio quelle che hanno fatto di Newton una delle più grandi icone della fashion photography del secolo scorso. Le sue foto, realizzate per le più celebri riviste di moda (tra cui Vogue) hanno caratteristiche che le rendono uniche e originali. Hanno una storia da raccontare, sembrano estrapolate da un film. Suscitano emozioni, anche forti e contrastanti, lasciano presagire qualcosa che non si vede ma, si sente, sta per succedere. Per lui la moda non è che un pretesto, in realtà, per poter scattare foto d’arte secondo la propria fantasia e inventiva. Le sue modelle sono espressive nei corpi e nei volti, e l’ambiente circostante condiziona il loro modo di porsi e incuriosisce (spesso inquieta) lo spettatore. Le foto di Newton vivono perché emozionano oltre la pura funzionalità di quello che è il semplice scatto del professionista.

A quasi dieci anni dalla morte del fotografo, le sue immagini sanno ancora parlare al pubblico. Non è più illustrazione, è arte.

 

  • Chiara Martinoli        

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