Eco-moda o tendenza necessaria?

DIRE.FARE.CREARE
13 giugno 2013

Il mondo dei bambini, soprattutto nei Paesi Occidentali, è al centro delle attenzioni di molti settori industriali. In primis, ovviamente, quello dei giocattoli, che deve far fronte a diverse situazioni: catturare l’attenzione di bambini sempre più subissati di stimoli e oggetti, far fronte all’invasione di giochi da Paesi che adottano criteri meno restrittivi in termini di sicurezza (o non li adottano affatto), rassicurare i genitori sulla validità delle materie prime utilizzate e star al passo coi tempi. Anche in termini di tecnologia e design.

Nel crescente settore dei giochi eco-compatibili si intravedono nuove tendenze, sia in termini di oggetti educativi, in un senso del tutto nuovo del termine, sia per quanto riguarda i servizi. Come quella di sfruttare le energie rinnovabili per il movimento delle vetture. Succede per Grasshopper, la Lunar Car Ecologica che funziona a energia solare. Niente elettricità o batterie (la condanna di ogni genitore…): l’auto si muove solo grazie alla luce del sole che ricarica il pannello sovrastante.

Altra comprovata tendenza è l’utilizzo di materiali completamente naturali. Due esempi: i peluche e sonaglino di Efie, creati in materiale biologico, con imbottitura di noccioli di ciliegia e privi di sostanze allergizzanti, e i mattoncini da costruzione Happy Mais in Mater Bi, materiale completamente biodegradabile derivato dall’amido di mais. Certo non sono i mattoncini Lego, ma hanno meno vincoli creativi e per attaccarli basta inumidirli.
L’ultima moda è però quella del corner giochi in eventi fashion: i genitori si godono le sfilate, mentre i bambini provano i nuovi giochi, rigorosamente eco-sostenibili, allo stand. Accadrà a fine mese a Firenze durante Pitti Bimbo, dove Hape sarà presente coi giochi, articoli in tessuto e bambole, per intrattenere i più piccoli.

 

Simona Scibilia

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