Se l’icona glamour trova casa

Blog | DIRE.FARE.CREARE
31 maggio 2013


Le icone si amano. Oppure si ignorano. Ma certo non si discutono.
E se per il mondo maschile questa affermazione sottointende che si stia parlando di sport, orologi o auto (Messi ai nostri giorni come Maradona un ventennio fa, i classico modelli di Baume & Mercier o Tag Heuer, una Ferrari Testarossa senza limitazioni temporali), per le donne potrebbe trattarsi di una conversazione riguardo un anello solitario, un tubino nero (preferibilmente modello Givenchy), uno Chanel n. 5 o una scarpa decolletè, anche questa rigorosamente nera.

Allargando gli orizzonti e gli esempi delle icone care alle donne, difficilmente di sbaglia includendo ‘la’ bambola per eccellenza: la bionda e bellissima Barbie. Declinata nelle forme più svariate col passare degli anni (da Principessa a Rockstar, da Veterinario e Hostess, ma, perché no, anche Pilota) ha seguito e per molti aspetti anticipato e fatto accettare alla società l’evoluzione stessa del mondo femminile. Uno specchio della società, non come percepita ma come effettivamente esistente.
Ebbene, questa icona glamour, dopo la sede permanente a El Segundo, ha trovato casa anche in Europa, nel centro di Berlino.

Barbie Dream House, inaugurata a metà maggio, mostra il magico, perfetto, rosato mondo di Barbie a grandezza naturale. I 2.500 metri quadrati del museo includono la perfetta cucina dove si sformano perfetti muffin, il guardaroba infinito, la camera da letto, il soggiorno con pianoforte rosa e un mare di cuscini, il bagno, il famoso ascensore…
Ma non solo: gli oltre 350 modelli della bambola e gli oggetti da collezione trasportano in un mondo dove la fantasia ha davvero pochi limiti.

Assolutamente da vedere!
PS: femministe convinte o intolleranti al rosa pregasi non disturbare ulteriormente e astenersi da viaggi nella capitale tedesca per i prossimi mesi.

Simona Scibilia

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