Brillanti idee per un sapere più tecnologico

DIRE.FARE.CREARE
30 giugno 2013

Può la tecnologia cambiare il modo in cui guardiamo alla scuola?
Ha cambiato le nostre vite, rendendole più interattive e amplificandone alcuni aspetti pratici, quindi perché non credere che anche la scuola possa beneficiare di utili applicazioni tecnologiche. Ancora scettici? Ok, siano in Italia, non proprio un Paese che punta sull’educazione scolastica (sopratutto pubblica) e che valorizza i titoli di studio. Ma se a venirci incontro sono i privati, un minino di speranza deve esserci.

Se poi a organizzare un concorso che premia le innovazioni tecnologiche in ambito scolastico è un colosso coreano, allora possiamo rilassarci. Anche perché le precedenti edizioni del Samsung Young Design Award, patrocinate dall’Associazione Design Industriale e dedicate all’ambito familiare e alla mobilità, sono state un vortice creativo di idee. Quest’anno la sfida per gli studenti di design e i giovani progettisti consiste nel ripensare gli spazi e gli strumenti dell’istruzione, trovando nuove modalità di insegnamento.

La competizione è ardua e pochi giorni fa sono stati annunciati i dieci finalisti che si giocheranno il primo posto. I progetti sono i più vari: comprendono, per esempio, un mappamondo digitale quale strumento di informazione e condivisione di culture, usi e costumi; un dispositivo che favorisce la corretta educazione alimentare dei bambini attraverso l’utilizzo di avatar digitali; un sistema digitale basato su dispositivi e applicazioni cloud che aiuta lo studente ad approfondire le connessioni tra le diverse discipline e un libro didattico composto da app e card interattive che stimola l’apprendimento.
Idee per una scuola da nuovo millenio, che finalmente comprenda che gli studenti sono già molto più avanti!

 

Simona Scibilia

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