Inconfondibile stile italiano

architettura | estero | materiali
25 giugno 2014

Prosegue la nostra intervista a Paola Navone, autrice degli hotel Point Yamu e Metropolitan, della catena Como. (Qui la prima parte)

 

Di lei si dice che apprezzi il processo etico del lavoro industriale: lavorare con un gruppo che fa capo a una Fondazione con importanti progetti come Como deve essere stato di ulteriore stimolo…
Mi piace realizzare cose semplici e sostenibili; mi piace promuovere la contaminazione tra il savoir faire dei maestri artigiani e i meccanismi della produzione industriale. Lavorare materiali antichi con tecniche modernissime; oppure lavorare materiali nuovi con tecniche antiche.
Mi piace trasmettere al prodotto industriale l’imperfezione del ‘fatto a mano’.
Mi piace che oggetti, materiali e tecniche artigianali viaggino liberamente da una parte all’altra del mondo, creando nuovi scambi tra e cose e le persone.

Phuket e Miami sono due zone molto diverse, dove avrà affrontato esigenze e sfide molto differenti. In cosa ha saputo mantenere la sua firma?
In entrambi I progetti c’è tutto ciò che mi piace fare nel mio lavoro: mi piace comunicare atmosfere rilassanti ed energia positiva in tutto quello che faccio.
Mischiare cose che vengono da secoli e continenti lontani; promuovere l’artigianato usando le cose di tutti i giorni in modo non convenzionale.
C’è la mia passione per le cose imperfette e quel pizzico di ironia che nei miei progetti non manca mai.

La scelta dei colori, per lei molto importante, è stata completamente diversa nelle due strutture, immagino… Cosa l’ha determinata?
In Point Yamu i colori sono tutti i blu del mare, i miei colori. Poi il turchese delle ceramiche thai. E qualche tocco di arancione, il mio colore della Tailandia, benaugurante e pieno di energia.
A Miami il bianco è ovunque, luminoso, rigenerante. Poi il verde chiaro, uno dei colori originali dell’edificio, che tinge delicatamente le pareti delle camere, tanti arredi e decori.

Anche la clientela delle due strutture è molto diversa, o meglio è in cerca di esperienze diverse: qual è stata la sfida maggiore?
Point Yamu e Miami: impossibile immaginare due luoghi più diversi.
Uno immerso nella natura rigogliosa e selvaggia di Phuket: tutti gli arredi realizzati da artigiani del luogo; l’altro in uno dei distretti storici più belli della città affacciata sull’oceano.
La sfida è stata quella di realizzare due resort modernissimi con l’anima del luogo in cui si trovano. Bellissimo sentirsi coccolati come a casa e contemporaneamente respirare le tradizioni del paese in cui si è; sentire nella complicità con gli oggetti che hai intorno la bellezza del luogo in cui ti trovi.

Il dettaglio di cui è maggiormente orgogliosa a Phuket e Miami?
In entrambi I progetti la Spa è uno spazio molto speciale. L’essenza del progetto. Il cuore dell’accoglienza Como.
In Point Yamu la Spa è molto grande è invita gli ospiti a perdersi nella silenziosa atmosfera del luogo. In Miami il bianco è ovunque. La Spa si trova all’ottavo piano dell’edificio con un terrazzo affacciato sull’acqua e sulla città: il roof top accoglie una grande vasca idromassaggio con una vista mozzafiato che rende ogni cosa spettacolare.

di Barbara Carbone

In questa pagina: foto dell’hotel Metropolitan di Miami

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