Un po’ albergo un po’ museo, l’Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro accoglie al suo interno diverse opere di artisti famosi.
Se passate da Pesaro non si può non visitarlo: non è esclusivamente un albergo e neppure solo un museo, ma un’opera complessa, frutto di quattro anni di lavoro in cui sono stati coinvolti ingegneri, architetti, artisti famosi ed emergenti per la creazione di una vera e propria “performance permanente”, come ama definirla il proprietario, il conte Alessandro-Ferruccio Marcucci Pinoli di Valfesina, Nani per gli amici, personalità particolarissima ed eclettica. Avvocato, console e ambasciatore, ma soprattutto scrittore, poeta e scultore, protagonista della vita culturale pesarese, il conte è proprietario dei Vip Hotel, gruppo di raffinati alberghi tra Pesaro e Urbino; di lui Vittorio Sgarbi, suo grande amico, ha detto: “gentile, disponibile, originale… una persona la cui esistenza è fondata sul paradosso”.
Ogni sala e ogni stanza portano la firma di un autore diverso, a cominciare dalla stele in bronzo alta 16 metri realizzata da Enzo Cucchi, maestro della Transavanguardia. Affacciato sul lungomare della città marchigiana, l’albergo è interamente votato agli artisti e ai collezionisti di ogni parte del mondo, un luogo d’incontro privilegiato per gli amanti dell’arte contemporanea. Grazie a un’innovativa politica di prezzi, l’Alexander hotel premia il bello con agevolazioni per chiunque operi nel mondo dell’arte, tant’è che – unico in Italia – è stato inserito nella classifica delle Top Ten dei migliori Design Hotel d’Europa a prezzi “chapeau”, stilata da Trivago interpellando i frequentatori della rete.
L’Alexander Museum è entrato nella top ten di Trivago, grazie al fatto che pur essendo di design e avendo 4 stelle mantiene prezzi non troppo alti. È stata quindi una scelta vincente quella di mettere l’arte alla portata dei turisti?
L’Alexander Museum Palace Hotel non è tanto un albergo di lusso: è Arte prima di tutto. Non c’era e non c’è quindi ragione di tenere “prezzi troppo alti”. E la nostra si è dimostrata è una scelta vincente, considerato che a soli 3 anni dall’apertura metà della clientela viene proprio per l’Arte… Mentre l’altra metà resta favorevolmente colpita e ritorna.
Nonostante l’hotel si rivolga a una fascia ampia di persone grazie a prezzi non eccessivi, c’è un target in particolare a cui è rivolto?
Il target è sempre quello giusto… perché il bello, al contrario del lusso, piace a tutti.
È previsto l’inserimento di nuove opere nel breve periodo?
Si, sono previste alcune acquisizioni. Inoltre ogni 14 giorni viene inaugurata una nuova Mostra di Artisti molto validi e interessanti.
Che tipo di investimento ha richiesto la realizzazione di un hotel di questo tipo?
L’investimento è stato senz’altro importante se si paragona ad un albergo tradizionale, ma questo è anche un Museo. Quindi c’è il valore artistico, che con il tempo cresce molto più del valore immobiliare.
L’hotel è utilizzato anche per ospitare eventi?
Mi piace definirlo una “performance permanente”, 365 giorni all’anno, che parla e comunica attraverso il linguaggio universale del bello. Siamo una fucina creativa aperta a nuove idee. E ospitiamo spesso dibattiti, conferenze, aste e permute di opere d’arte, oltre a corsi d’arte.
di Rocco Lettieri