Epoca in cui vivi, albero che trovi

DIRE.FARE.CREARE
10 novembre 2014

In un mondo un po’ più lento, che ci consenta più momenti di pausa, o durante il fine settimana è sempre bello perdersi tra il verde dei parchi. Cittadini o extraurbani, le distese verdi affascinano in ogni stagione: in primavera per il rinascere della natura e dei suoi profumi, in estate per il senso di libertà e la frescura, in autunno per i colori e gli ultimi attimi di calore, in inverno per l’aria pungente e i bianchi spazi innevati.

E dopo tanto camminare, correre o girovagare, niente è più appagante di qualche minuto su una panchina all’ombra di un bell’albero, sorseggiando un po’ acqua e scambiando due parole con il vicino, conosciuto o non.
Questo in un quadretto ideale.
In quadro più reale, il vicino probabilmente non lo degnamo nemmeno di uno sguardo, intenti come siamo a scrivere messaggi o contare le chiamate perse. Sempre che nel frattempo lo smartphone non si sia già scaricato…

Ebbene, c’è una visione del futuro, nemmeno troppo pessima, che può essere considerata già reale. Una panchina, con presa usb per ricaricare telefoni e tablet, servizio di connessione wi-fi gratuito e rubinetto di acqua potabile, dislocata sotto un albero fotovoltaico in grado di produrre energia pulita.
Questo futuro esiste grazie a Sologic, una start up israeliana che ha installato un etree nel parco naturale di Ramat Hanadiv e, a breve, ne installerà altri in alcuni parchi in Europa e Asia. Ecco qualche numero: altezza dell’albero 3,5 metri, produzione 1.400 watt all’ora e costo che va, a seconda dagli optional, da 16.000 a 80.000 euro.

Meno poetico di quello con grandi rami e foglie, ma più funzionale e in linea con i nostri bisogni.

 

Simona Scibilia

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