Studiato e realizzato dall’architetto Micheli, il Forno della Salute è un format volto a sottolineare la genuinità del prodotto e ad esaltare il valore dell’alimentazione. Il benessere dell’uomo e la sua salute sono i fattori essenziali, vissuti tra design innovativo e bellezza estetica.
Un luogo accogliente, lineare e al tempo stesso d’impatto, un luogo dove si è avvolti dalla sensazione di benessere oltre che da uno dei profumi più antichi del mondo: quello del pane. È il Forno della Salute, un format realizzato dall’Architetto Simone Micheli (attivo dal 1990 tra Firenze, Milano, Puntaldia, Dubai, Rabat e Busana), aperto a Pistoia e destinato a presenziare in altre città d’Italia. La finalità è quella di trasmettere un benessere a 360° declinato attraverso l’essenzialità e la semplicità dell’alimentazione.
Bisogna tramandare il valore e l’importanza che il cibo ha per le persone, anche tramite prodotti genuini, senza conservanti, senza coloranti né glutammati, una selezione perfetta soprattutto per chi soffre di celiachia, un “forno alternativo” dove poter intrecciare gusto, attenzione per la salute e alta qualità.
Oltre che dai prodotti stessi, l’idea di benessere è trasmessa dall’ambiente, studiato su toni bianchi per dare l’idea della luce e dell’apertura, qualche elemento nero, a completare l’arredo, mette in risalto il gioco antico tra bene e male, una lotta interiore che conduce all’esaltazione della natura e alla felicità del corpo.
Una scacchiera volta a tramandare l’essenza del cibo in un percorso di luci e ombre, tra pieni e vuoti, tra linee sinuose e trasparenze. Così, gli espositori-contenitori del pane prendono le sembianze di uova primordiali, adatte per richiamare la genuinità stessa del prodotto e il laboratorio si trasforma in un palcoscenico nel quale contemplare l’autenticità degli alimenti.
di Maddalena Baldini