Mecenati d’italia: giulio bargellini e la sua passione

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11 novembre 2012

Giulio Bargelllini

Ha 81 anni e un sacco di soldi. Ma Giulio Bargellini, un fortunato passato da imprenditore alle spalle, è molto diverso dal banale milionario che ci si potrebbe aspettare: non compera yacht, non gira in Ferrari, non veste Dolce & Gabbana. I suoi soldi, Bargellini li ha impegnati nell’acquisto di opere d’arte.

Con un sorriso caloroso ci dà il benvenuto davanti a un vecchio silos, suggestivo nella sua imponenza, e di un curioso colore blu cielo.  Si tratta del MAGI, il Museo delle Eccellenze Artistiche e Storiche del Novecento. Situato a Pieve di Cento, in provincia di Bologna, l’immenso spazio espositivo (peraltro ampliato rispetto alla struttura preesistente) costituisce per Giulio l’orgoglio e la soddisfazione dei successi di un’intera vita. Tutte le opere lì presenti, infatti, sono sue. È incredibile, ma vero: capolavori di artisti del calibro di Balla, Burri, Boccioni, De Chirico, Fontana, Guttuso, Modigliani, Giò Pomodoro, Severini, Sironi, e molti altri ancora, convivono in una collezione privata immensa e di inestimabile valore che Giulio Bargellini, imprenditore-mecenate con una passione estrema per l’arte del Novecento, ha reso visibile al pubblico.

Il MAGI

“Solo il Moma di New York ha più opere di quante sono presenti qui dentro”, afferma Giulio con il suo sorriso. È solo una battuta, certo, ma i numeri in ogni caso sono sorprendenti: sei piani di spazi espositivi per un totale di oltre duemila opere. Un luogo imperdibile, sconosciuto ai più, ma apprezzato da chiunque abbia avuto l’opportunità di entrarvi.

 

  • Chiara Martinoli                          twitter: @ChiaraMartinoli

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