Alberto Garutti in anteprima: perché la sua arte parla di noi

stART & go
16 novembre 2012

Alberto Garutti

Al via domani l’inedita mostra dedicata ad Alberto Garutti, artista italiano tra i più rilevanti dello scenario internazionale. Ospitata dal PAC di Milano, l’iniziativa si configura come la prima retrospettiva mai realizzata dell’intero percorso artistico intrapreso da Garutti nel corso degli anni. E’ una mostra a tutto tondo, che esibisce le opere dell’artista nella loro impressionante varietà: performance, fotografia, scultura, scrittura, disegno, video e molto ancora.

Tra i lavori storici, è presente anche un’installazione inedita, realizzata in occasione di questa mostra. Basta il titolo, scritto a grandi caratteri neri su una parete della prima stanza della mostra, per raccontarne il contenuto: “IN QUESTE SALE 28 MICROFONI REGISTRANO TUTTE LE PAROLE CHE GLI SPETTATORI PRONUNCERANNO. UN LIBRO A LORO DEDICATO LE RACCOGLIERÁ“.

L’opera di Garutti infatti è particolare per la centralità che occupa in essa il coinvolgimento dello spettatore, sempre chiamato a rendersi partecipe dell’opera anche  attraverso titolo e didascalie, cui l’artista  dà un valore fondamentale.

L’iniziativa, “ALBERTO GARUTTI. Didascalia / Caption”, è stata curata da Paola Nicolin e Hans Ulrich Obrist. Presenti, insieme all’artista, all’esclusiva anteprima del 16 settembre: insieme a loro, anche Stefano Boeri, Assessore alla Cultura, che interviene sottolineando l’importanza dell’evento per il nuovo protagonismo che Milano sta assumendo sulla scena internazionale dell’arte contemporanea.

Alberto Garutti con Paola Nicolin e Stefano Boeri

Saranno i curatori a parlarci di Alberto Garutti, raccontando come i suoi lavori siano “molto accessibili, perché parlano di noi. i materiali usati sono quotidiani, reperibili. La quotidianità è qualcosa di insito nell’opera di questo artista: opera che è fatta di frammenti, che procede per tentativi, per esperimenti”

Ultimo a parlare è proprio Alberto Garutti che esordisce – e rapidamente conclude – offrendo uno spunto per una riflessione sulle infinite variabilità che determinano la vita di ogni individuo: “Pensateci”, ci dice, “ognuno di noi ha una vita che è diversa da quella degli altri, e ciascuno ha intrapreso un proprio percorso. Eppure, nella loro molteplicità, tutti i percorsi della nostra vita ci hanno portato qui, oggi, in questo preciso istante e in questo preciso luogo”.

A breve, ulteriori approfondimenti sull’urban art di Alberto Garutti: non perdetevela!

 

  • Chiara Martinoli       twitter @ChiaraMartinoli

Lascia un Commento