lo street food diventa “cool”

appuntamenti
09 luglio 2012

 

 

C’erano anche Eugenio Roncoroni e Beniamino Nespor, proprietari del ristorante meneghino Al Mercato, alla manifestazione Le Grand Fooding Milano. Qui, hanno presentato i loro piatti, a metà tra street food e alta cucina.

Da cibo povero, spesso pieno di grassi e di ingredienti poco ricercati a vera delizia per i palati fini. Nel corso degli ultimi anni lo street food ha subito una profonda trasformazione, tanto che oggi a questa categoria non si associa più soltanto il semplice panino farcito e mangiato in qualche baracchino all’angolo della strada, ma vere e proprie prelibatezze culinarie che in realtà nascondono una ricerca costante. Il merito è da attribuire soprattutto alla nouvelle vague degli chef nostrani e internazionali, che hanno saputo coniugare tradizione e innovazione, per arrivare a creazioni del tutto nuove. Due personaggi che sicuramente appartengono a questo nuovo corso sono Eugenio Roncoroni e Beniamino Nespor, proprietari del ristorante meneghino Al mercato, entrambi presenti alla terza edizione de Le Grand Fooding Milano, l’ormai tradizionale appuntamento che cerca di indagare le nuove tendenze in fatto di cibo. Entrambi giovani e con diversi anni di esperienza anche all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, hanno deciso di fare della ricerca nel campo del cibo da strada il loro mantra. “Il nostro ristorante è nato circa un anno e mezzo fa con l’intento di fondere due diverse tipologie di cucina, che sono parte del nostro modo di vedere questo mondo – spiega Roncoroni –: da un lato la parte divertente e informale, quella dello street food con ispirazioni provenienti da tutto il mondo e dall’altro l’alta cucina, che fa parte della nostra formazione”. Ma il mutamento che ha trasformato un cibo economico e spartano in vero e proprio fenomeno “cool” ha investito anche la tipologia dei consumatori finali. “Principalmente la nostra è una clientela giovane, ma anche i “sciur” milanesi si stanno avvicinando a questi piatti – sottolinea Nespor –. Addirittura mi è capitato di vedere teen-ager ai nostri tavoli, una cosa che non mi sarei mai aspettato. Questo significa che la cultura culinaria in questo paese si sta espandendo”. E a dimostrarlo ci sono le centinaia di persone che hanno preso d’assalto il piazzale della Segheria in via Meda, la suggestiva location dove si sono svolte Le Grand Fooding, che quest’anno avevano come sottotitolo “Pelle all’arrabbiata”, a richiamare i numerosi tatoo ricamati sui corpo degli chef presenti e simbolo di una cultura tra il rock e il dandy. Proprio come lo street food.

di Luigi Piscitelli

 

Lascia un Commento