A pochi passi dall’incantevole King’s Road, nel cuore del quartiere residenziale di Chelsea, tra le vecchie case di mattoni rossi e il profumo della sottile pioggia londinese, uno dei più raffinati hotel della città, dall’aspetto tipicamente vittoriano, accoglie i suoi ospiti tra lusso e confort. In un’atmosfera unica e senza tempo.
Arrivate davanti al portone di nero laccato e suonate il campanello di quella che è stata inizialmente l’abitazione privata di un facoltoso londinese appassionato d’arte (impossibile non immaginarlo vestito di tutto punto accomodato sul suo divano purpureo, davanti a una fumante tazza di Tè delle 17:00, come solo i veri ‘londoners’ sanno fare). Avrete la sensazione di dover entrare in punta di piedi, lasciando il terzo millennio fuori da queste mura, per immergervi in un’altra epoca, fatta di dipinti, stampe antiche, cimeli preziosi e tessuti ricercati di Osborn&Little; ogni particolare è curato e scelto non per ostentare o impressionare l’ospite, ma per raccontare qualcosa di chi ha vissuto qui nel corso degli anni. Fino ad oggi. Gli attuali proprietari del San Domenico House, italiani del Sud, amanti dei viaggi (a Londra hanno anche vissuto per qualche anno) e dell’arte e del design a tutto tondo, proprietari di alcune tra le più prestigiose strutture alberghiere della Puglia, tra cui Borgo Egnazia e la Masseria Cimino, puntano su uno stile eclettico, unendo la Londra vittoriana alle italiche origini, che ritornano con leggerezza, senza mai snaturare la vera essenza dell’hotel, in tanti piccoli particolari (come i prodotti per la cura del corpo all’olio d’oliva provenienti direttamente dalle masserie pugliesi e presenti negli eleganti bagni di marmo nero). Le 16 camere e suite, tutte diverse l’una dall’altra, raccontano storie differenti, ciascuna con un proprio stile irripetibile: letti a baldacchino, vasi e specchi orientali, sete e pizzi antichi Valencienne e scrivanie d’epoca custodiscono gelosamente segreti di vite vissute e trasmettono il calore e il fascino di un tempo. Per gli ospiti che desiderano restare ‘con un piede’ nel passato e uno nel presente, ci sono tutte le comodità del terzo millennio, dall’aria condizionata alla tv satellitare, comprese la sala massaggi e la palestra all’ultimo piano dell’edificio con finestre che si spalancano sul terrazzo, perfette per ammirare il fascinoso Tamigi. Un solo consiglio: lasciate la comodità del moderno ascensore per salire lentamente verso l’alto usando le scale, unite l’utile esercizio fisico al diletto di assaporare scalino per scalino ogni angolo di questo albergo, ne sarà valsa la pena e vi sarà impossibile non pensare “se queste mura potessero parlare…”.
di Mariapaola Bossini
* senza contenuto
Bello mi piace, la prossima volta a Londra non mancherò di salire le sue scale…