Da Yale alla Bard, in America esistono numerose scuole che offrono percorsi di studio artistici.
Quando si guarda un’opera d’arte si pensa solo alla creatività che ci vuole per realizzarla, ma essere naturalmente dotato non basta, non solo perché le abilità vanno coltivate con tanto studio e ricerca, ma anche perché oggi è sempre più difficile trovare qualcuno che voglia investire nei giovani talenti.
Scegliere la strada migliore non è facile. Nel nostro Paese abbiamo delle ottime scuole d’arte, che forse, però’, non aprono abbastanza porte per il futuro. Molti studenti preferiscono andare all’estero e in questo caso, un’ottima meta sono gli Stati Uniti. I prezzi sono elevati, ma le università americane offrono la possibilità di confrontarsi fin da subito con il mondo del lavoro e le realtà professionali cui gli studenti andranno incontro.
Chi sceglie di studiare negli Usa deve prima di tutto decidere se affrontare l’università – e quindi il programma under graduate, che consiste normalmente in un periodo di quattro anni – oppure fare un master o un corso di specializzazione. In entrambi i casi l’ammissione avviene attraverso una selezione ed è necessario aver sostenuto il Toefl (The Test of English as a Foreign Language), il test di conoscenza della lingua inglese richiesto a tutti gli studenti stranieri. Per avere poi il visto come studenti serve essere stato ammesso al percorso di studi prescelto ed essere quindi in possesso del Sevis (Student and Exchange Visitor Information System), un documento rilasciato da ogni scuola americana che attesta l’ammissione.
Le scuole d’America
Sono tante le possibilità offerte dall’istruzione americana per chi vuole seguire un corso di studi artistici. Molto importante è la School of Art dell’Università di Yale (Connecticut) che accoglie sempre più talenti provenienti da ogni parte del mondo. È stato negli anni ’60, con l’arrivo del maestro della scuola Bauhaus, Josef Albers, che la School of Art ha iniziato a diventare un punto di riferimento; tra i suoi professori ci sono importanti nomi dell’arte contemporanea e questa è una garanzia per gli studenti. La scuola è inoltre direttamente collegata con la Yale University art gallery, dove alla fine di ogni corso, gli allievi mettono in mostra le loro opere. Qui non ci si limita solo a insegnare la pratica delle arti partendo dalla storia, ma si aiutano gli studenti a capire in quale direzione sta andando il mercato. 25mila dollari all’anno non ne fanno tuttavia una scuola alla portata di tutti…
Anche l’Università di Berkeley, la più antica tra le dieci della California, ha un’importante Master in fine arts. L’idea alla base è quella di sviluppare il senso critico degli studenti e incoraggiare un metodo di lavoro che tenga conto del contesto, dei materiali, dell’approccio individualistico e del confronto con gli altri. Ogni studente viene affiancato da un artista professionista che possa consigliarlo e seguirlo in ogni sua evoluzione. Le diverse aree di applicazione sono la pittura, il disegno, la scultura, le arti digitali e le nuove forme d’arte. Il master, che dura due anni, è rigoroso e molto selettivo, e accoglie solo 14 studenti ogni anno. L’obiettivo alla fine del biennio è quello di esser pronti per affrontare una carriera lavorativa anche come docenti; non a caso, durante il secondo anno, sono gli studenti stessi a cimentarsi nel ruolo di professori, per testare con mano un futuro nell’insegnamento. La tesi finale consiste in una mostra all’interno del Berkeley Art Museum.
Sempre in California c’è, da oltre 140 anni, il Sfai, San Francisco Art Institute, che, in passato, ha accolto grandi nomi dell’arte contemporanea, dagli espressionisti astratti come Ad Reinhardt e Mark Rothko ai più recenti artisti di strada Barry McGee, Aaron Noble e Rigo 23. All’interno della scuola è possibile anche ammirare il murale realizzato nel 1931 dall’artista messicano Diego Rivera. L’istituto crede molto nella partecipazione di studenti internazionali, per creare un ambiente culturalmente stimolante e che apra la mente a nuove possibilità future. I costi annuali si aggirano intorno ai 20mila dollari.
Altra scuola storica, fondata nel 1866 e dedicata alle arti applicate, è la School of the Art Institute of Chicago. La sua maggiore particolarità è di essere una scuola-museo che permette agli studenti di esporre le loro opere in un luogo istituzionale, ottenendo grande visibilità. Situata nel cuore di Chicago, offre un approccio multidisciplinare all’arte e al design. Il suo master chiama a raccolta più di 3.200 studenti da tutto il mondo; ma, per essere ammessi, sono necessari un ottimo curriculum scolastico e un colloquio per dimostrare il vero interesse a intraprendere una carriera nelle arti.
A New York gli appassionati di fotografia possono studiare all’International center of photography dell’Università di Bard. «Fondata nel 1981 è una scuola non tradizionale: il nostro programma di studi ha un approccio flessibile all’insegnamento delle arti e un’attenzione particolare al dialogo interdisciplinare fra le diverse forme d’arte – spiega il direttore Arthur Gibbons. – Il master prevede un programma di studi che si articola in tre moduli da seguire durante tre estati consecutive (nei mesi di giugno e luglio) e due stagioni invernali di studio individuale: così gli studenti possono lavorare o occuparsi dei loro impegni nel periodo in cui non sono previsti i corsi.
Secondo lei da cosa dipende il successo della Bard?
Dalla nostra comunità: alla Bard, il gruppo di persone del Master in fine arts rappresenta la più importante risorsa del percorso di studi. Immergersi in questa comunità vuol dire per ogni studente accogliere un gran numero di influenze esterne che possono aiutarlo nel proprio lavoro.
Suggerirebbe questa scuola a uno studente di un altro Paese?
Ci sono pochi luoghi come questo, sia negli Stati Uniti sia all’estero, che permettono di poter vivere in una comunità di artisti e avere la possibilità di un vero confronto sul proprio lavoro con chi fa la stessa professione. Nella nostra facoltà lavorano 60 artisti provenienti da ogni parte del mondo e questo offre molte opportunità agli studenti internazionali.
Che cos’è secondo lei la cosa più importante che uno studente può apprendere nella vostra scuola?
La capacità di essere sempre al passo con i tempi. Noi speriamo che ogni studente usi al meglio il tempo che passa da noi, crescendo e approfondendo le sue capacità personali di interazione con gli altri e comprendendo l’importanza del valore cultura nel mondo contemporaneo.
Quali requisiti deve avere uno studente per essere ammesso?
Gli artisti che sono alla ricerca di nuove sfide e di un ambiente internazionale e interdisciplinare sono i benvenuti. I candidati migliori devono dimostrare un profondo desiderio di perfezionare le loro abilità, conoscere le più importanti tecniche e avere un’infarinatura generale di storia dell’arte. È sicuramente importante un’ottima conoscenza della lingua inglese e richiediamo un portfolio dei più recenti lavori, un curriculum vitae, due lettere di referenze e la certificazione dei precedenti corsi di studi.
Quali sono le possibilità di lavoro per chi sceglie un vostro corso?
Abbiamo alunni che insegnano, altri che lavorano come artisti freelance, altri ancora impegnati nella direzione di gallerie e musei. Alcuni hanno aperto i loro spazi espositivi.
di Benedetta Bagni