L’unità d’Italia secondo il design

materiali
28 febbraio 2011

Tanti sono i marchi che celebrano i primi 150 anni del nostro Paese. Anche perché in parte hanno contribuito a scriverne la storia.

Se è vero che la televisione è riuscita ad unire l’Italia più delle guerre d’indipendenza è anche vero che quella televisione nella maggior parte delle case si chiamava Brionvega. Il design ha accompagnato passo
a passo la storia del nostro Paese ne ha seguito i cambiamenti adattandosi alle diverse esigenze dell’abitare e del vivere quotidiano.
“La televisione ha cambiato radicalmente gli usi e i costumi degli italiani – racconta Marino Poddighe Amministratore Delegato di Brionvega – l’intimità domestica è stata sconvolta dall’arrivo di tutto un mondo all’interno delle quattro mura di casa. Se prima la famiglia si ritrovava intorno ad un tavolo per raccontarsi la giornata di fronte alla cena, dalla fine degli anni Sessanta in poi è stata quella ‘scatola magica’ a catalizzare l’attenzione di tutti tanto da scandire i ritmi della serata a seconda dei programmi
televisivi”.
A questi cambiamenti, anche di carattere sociale, ha contribuito e non poco l’arrivo di un modello di televisione innovativa che ha permesso di trasportare l’oggetto del desiderio da una parte all’altra della casa: la Algol Brionvega è uno dei prodotti rappresentativi dell’italian style degli anni Sessanta. Progettato nel 1964 da Marco Zanuso e Richard Sapper, è caratterizzato dallo schermo inclinato e arrotondato che ne permettono la visione anche quando l’apparecchio è posato a terra. Zanuso “lo paragonò
ad un cagnolino fedele che guarda in su il suo padron”.
È uno dei prodotti più riconosciuti al mondo del design made in Italy esposto nei più famosi musei internazionali, tra cui il prestigioso Museum of Modern Art (Moma) di New York. Recentemente è stata realizzata una nuova produzione più moderna che conserva però il disegno e lo stile originale. Il signor Brion aveva capito più di altri che era necessario interpretare con l’uso del colore e del design alcuni oggetti per farli entrare in contatto diretto con chi li deve usare. Un altro marchio che ha fatto la storia d’Italia è sicuramente la Smeg con i suoi frigoriferi bombati che hanno cambiato radicalmente la loro funzionalità
all’interno della casa e da semplici elettrodomestici sono diventati veri e propri elementi di arredo. Coniugando praticità e tecnologia con linee dal design innovativo sono prodotti progettati a misura d’uomo ideali per arredare l’ambiente cucina con un tocco di stile ed eleganza. Bialetti poi ha accompagnato il rito della “tazzurella di caffè” diventando la moka d’eccezione per le mattine degli italiani.
In occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia sono tanti i marchi di arredamento e design che hanno deciso di lasciare nuovamente un segno indelebile festeggiando l’illustre compleanno con edizioni limitate, magari vestite in tricolore, dei loro prodotti storici. Il primo a pensare al tema dell’Unità è stato Cassina che gia al Salone del Mobile dell’anno scorso ha presentato la sua serie di tavoli in resina colorata di Gaetano Pesce. Ogni tavolo, da solo, ha una forma astratta difficilmente riconoscibile ma uniti insieme danno forma alla nostra penisola. Si chiama Sessantuno, che intende rievocare l’anno dell’Unità d’Italia il 1861, e ogni singolo tavolo è realizzato con resine colate nei tre colori della bandiera italiana con un processo di produzione all’avanguardia che ha reso possibile ottimizzare il risultato finale, riducendo il peso complessivo e ottenendo effetti di miscelazione casuali che rendono ogni tavolo un’opera originale. Natuzzi in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia rilancia la Sound tricolore, la poltrona con sistema audio integrato, diventata ormai icona di design e comfort. Collegando il lettore mp3 al cavo dagli altoparlanti posizionati di fianco al poggiatesta. La sua forma ergonomica, ispirata idealmente alla sezione
di una sfera, è pensata per dare vita a una nuova dimensione di comfort che permette di rilassare il corpo e anche la mente. Questo modello esclusivo, disponibile solo su richiesta, è in total white con cuscinetto poggiatesta rigorosamente nei tre colori della bandiera italiana. I dettagli verde, bianco e rosso riempiono anche gli ambienti domestici: nella zona living c’è il caminetto Easy Anniversary di Piazzetta con esclusiva cornice in maiolica tricolore. Passando dal soggiorno alla cucina
Snaidero che da oltre 65 anni è presente sul mercato del made in Italy, ha pensato di vestirla in chiave patriottica per dimostrare la completa versatilità dei suoi componenti e l’infinita possibilità di personalizzazioni. Giocando con il bianco, il rosso e il verde si possono avere tantissime composizioni
differenti. In una cucina di questo genere non può mancare l’omaggio all’unità del frigorifero Smeg. Le sue forme arrotondate stile anni ’50 sono vestite in tricolore.
I giovani designer dell’azienda riminese Adrenalina Design hanno rilanciato una collezione storica di sedute in edizione limitata completamente rivisitate con i colori della bandiera italiana. Le tre poltrone chiamate Sexychair, Shift e ATA sono state rivestite in skay lucido, verde, bianco e rosso. Sempre nel campo delle sedute i fratelli Campana ha creato per Edra Vermelha, una poltrona realizzata con una struttura in acciaio verniciato e rivestita l’intreccio di 500 metri di corda colorata di rosso, bianco e verde, con anima in acrilico e rivestimento superiore in cotone, scelta come imbottitura comoda e divertente. Se ci domanda il senso di queste edizioni limitate, la risposta non è da ricercarsi in un patriottismo di forma e di facciata, ma di un vero e proprio desiderio del design di accompa- A destra la cucina componibile realizzata da Snaidero. Nella pagina accanto in alto il tavolo disegnato da Giò Pesce per Cassina,
in basso la Radio Cubo di Brionvega. gnare ancora il nostro Paese nei suoi prossimi 150 anni e oltre. I maestri degli anni ’50 e ’60, da Aulenti a Castiglioni a Magistretti e con loro gli storici marchi di design hanno contribuito a far diventare il nostro Paese il punto di confluenza delle nuove generazioni creative a livello internazionale. Come dimostrano i dati di affluenza al Salone del Mobile di Milano, la più importante fiera internazionale del settore. Lo stile italiano ha bisogno però di continuare a distinguersi mostrando la sua fantasia e il suo rigore progettuale. E lo dimostra anche in questa occasione mescolando funzionalità ed ironia e valorizzando anche materiali che finora erano stati considerati di scarto o di ripiego riuscendo, così, a reinventare gli oggetti. Molti prodotti del design italiano sono, dunque, non solo funzionali ma hanno anche la capacità di trasmettere una forte carica umana e affettiva che si unisce all’orgoglio di essere italiani.

di Benedetta Bagni

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