Un’opera d’arte per ascoltare la città

stART & go
26 novembre 2012

 

“Dedicata a chi passando di qui penserà alle voci e ai suoni della città”.

E’ ciò che si trova scritto ai piedi di una strana installazione, forme tubolari disposte a cerchio che scendono giù, sotto terra, fino a raggiungere un garage da poco costruito presso l’ultramoderno complesso architettonico di Porta Nuova Garibaldi, a Milano. Si tratta di una grande opera urbana di Alberto Garutti, concepita come una vera e propria sfida: è semplice ed usuale, infatti, allestire un’opera d’arte all’interno di un contesto urbano già elevato di per sè (come può esserlo una bella piazza, magari con palazzi storici, ecc); ma l’intento di Garutti è più complesso: l’artista ha voluto creare e dar vita al “bello” in un luogo assolutamente anomalo e perfino “inopportuno” per un’opera d’arte, come può esserlo un garage per le auto.

L’opera, in linea con il pensiero garuttiano, si crea e si sviluppa con la partecipazione del pubblico, che attraverso le bocche dei tubi, che ricordano la forma di trombe stravaganti, comunica e ascolta i rumori delle auto del garage e della gente che passa.

Garutti, alla presentazione dell’opera, si mostra incredibilmente consapevole della percezione dell’arte contemporanea da parte dei più: “Non mi importa”, ci spiega, “se la gente non riesce a capirla come forma d’arte. Quello che conta è che la mia installazione sia compresa come operazione. Perché solo se è sentita, partecipata e compresa dai cittadini l’opera può vivere e funzionare nella città”.

 

  • Chiara Martinoli    
    a breve, il video di Garutti che presenta la sua opera, con l’intervento di Boeri: per non perderlo seguitemi su twitter @ChiaraMartinoli

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