Grazie all’attenzione per i dettagli e al lancio di prodotti sempre nuovi, oggi l’azienda Manfrotto esporta in tutto il globo i suoi accessori dedicati alla fotografia.
Nato nelle tranquille vallate di Bassano del Grappa, è divenuto un marchio presente in 65 Paesi nel mondo: si tratta di Manfrotto, azienda leader nel settore degli accessori per fotografia che, grazie anche all’acquisizione negli anni ’90 da parte del colosso inglese Vitec, rappresenta oggi una realtà globale. “Il nostro mercato più grande sono gli Stati Uniti – spiega Renzo Rizzo, divisional chief marketing officer di Vitec Group plc –, ma abbiamo una presenza importante e crescente in Cina e Giappone, dove il fatto di essere “designed in Italy” e per moltissimi prodotti anche “made in Italy”, è una caratteristica importante del nostro brand”.
Nonostante la crisi del mercato fotografico, anche a causa del boom di smartphone e tablet, il Gruppo Vitec ha fatto registrare buoni risultati finanziari. Gli ultimi dati messi a disposizione dalla multinazionale parlano di un fatturato della divisione imaging che nel 2012 è stato di 157,9 milioni di sterline, con un incremento del profitto operativo rispetto al 2011 del +1% e del margine operativo lordo dell’1,3 per cento. “Siamo moderatamente ottimisti – afferma ancora Rizzo –, sia perché la fotografia e il video continuano a essere sempre più presenti nella vita delle persone, sia perché quest’anno abbiamo in piano il lancio di molti nuovi prodotti rivolti a fotografi esperti, ma anche a coloro che iniziano adesso il viaggio appassionante nell’immagine. La stessa industria delle macchine fotografiche sembra stia accelerando l’innovazione: alla fine dello scorso anno sono stati lanciati molti modelli interessantissimi da Sony, Nikon, Fuji e molti altri che dovrebbero avere un effetto positivo sulle vendite”.
Il successo di questo storico marchio del “made in Italy” si deve anche a una grande attenzione alle forme e alla bellezza dei prodotti, particolarmente apprezzati oltreconfine. “Il design è molto importante per Manfrotto – conferma Rizzo –, vogliamo che i nostri accessori comunichino una storia e un significato, oltre a essere utili dal punto di vista funzionale e intuitivi da capire e da usare. Ci avvaliamo di designer interni, ma spesso ci appoggiamo anche ad agenzie e professionisti esterni. Molti dei nostri prodotti sono stati infatti disegnati insieme a Momo”. Esempi di questa filosofia sono alcuni dei prodotti recentemente lanciati sul mercato, come Klyp+ una soluzione “all-in-one” pensata per migliorare la qualità fotografica dell’iPhone che strizza l’occhio ai cosiddetti “social recorder”,oppure la nuova collezione di borse per fotocamere Advanced Bags.
Grande attenzione, infine, è rivolta anche ai dipendenti dell’azienda. Recentemente, infatti, è stato siglato il Contratto integrativo Manfrotto, un caso virtuoso che comprende benefit quali premi di produzione superiori ai 500 euro annui, flessibilità d’orario di lavoro e agevolazioni in caso di maternità e paternità.
di Luigi Piscitelli
