In un mondo in cui la cucina a km 0, con prodotti rigorosamente del territorio e assolutamente stagionali, si è evoluta fino allo scarto 0, dove gli chef utilizzano tutto, ma proprio tutto, ciò che si è comprato arricchendo di sapori inediti le tradizionali ricette, avanzare un buon pasto, magari pagato più che adeguatamente, diventa ‘il vero peccato’. Questione di morale e di educazione.

Per porre un limite allo spreco di ottime pietanze anche in un Paese come il nostro, poco abituato a portar a casa quanto ordinato e non consumato al ristorante, il consorzio per il recupero e il riciclo degli imballaggi cellulosici Comieco, l’associazione Slow Food e un gruppo di designer e illustratori hanno realizzato dei set di doggy bag particolarmente accattivanti: oggetti iper colorati, con disegni stilizzati e incontestabili riferimenti al cibo.

‘Doggy Bag-Se avanzo mangiatemi’, il progetto in partenza con l’imminente Fuori Salone della Design Week che proseguirà per tutta la durata dell’Expo, prevede la distribuzione gratuita di contenitori di design, riciclabili ed ecocompatibili, presso alcuni ristoranti milanesi e lombardi affiliati a Slow Food. Contenitori talmente belli, che i clienti andranno fieri di portarli a casa.

Come dire, se non lo fate per sensibilità verso lo spreco, vi tentiamo con oggetti da collezione.

Simona Scibilia