Apparentemente sono mondi distanti anni luce. Ma in realtà l’arte contemporanea e l’omeopatia trovano un’unione perfetta in Omeoart, associazione nata da un’idea dei Laboratoires Boiron. Per far conoscere in modo alternativo questo metodo di cura “naturale”.

Dare vita a un dialogo fra arte e omeopatia. Questa era l’idea alla base della mostra Omeoart , realizzata nel 2003 dai Laboratoires Boiron, nella quale artisti di fama internazionale sono stati chiamati dalla curatrice Francesca Bianucci a interpretare, con i loro differenti metodi espressivi,  l’Omeopatia. A questa prima edizione negli anni se ne sono aggiunte altre come l’esposizione a Ravello, nella storica sede di Villa Rufolo, e a Roma presso il Nobile Collegio Aromatariorum, fino alla creazione nel 2006 di Omeoart, associazione culturale con lo scopo, si legge del documento programmatico, di “favorire lo sviluppo dell’omeopatia all’interno di una visione umanistica e scientifica della medicina che parta dalla visione artistica come fermento di una comunicazione aperta, costruttiva e umile al servizio della salute e dei malati”.

Gli artisti coinvolti in questa iniziativa hanno donato le loro opere che fanno parte ora della prima raccolta d’arte contemporanea al mondo sul tema dell’omeopatia e sono esposte nella sede dell’associazione a Segrate, in provincia di Milano. Qui si possono osservare opere di importanti figure del panorama contemporaneo come ad esempio Mimmo Rotella, Lucio De Pezzo e Pier Luigi Cassini, ognuno rappresentato da un quadro che svela la personale espressione sul concetto di unione fra arte e omeopatia. Ci sono opere pittoriche concettuali, pop, figurative, fotografie, disegni e sculture che conducono alla scoperta di questo mondo. Recentemente è stata realizzata una nuova sezione della raccolta, dedicata all’Omeoceramica, ovvero a opere realizzata in ceramica sempre realizzate da grandi artisti.

“L’omeopatia – spiega Christian Boiron, fondatore dell’associazione e presidente del Gruppo Boiron – deve essere inserita all’interno della medicina, come l’arte nella nostra esistenza e nella nostra società. L’arte è una disciplina difficile, esigente e appassionante che ci porta a rimettere in questione parecchie credenze. L’arte è al centro della vita, la vita è un’arte, anche la medicina è un’arte; per l’arte e con l’arte potremo comunicare tutti assieme sui temi essenziali dell’umanità”.

L’associazione in questi ultimi anni si è impegnata anche in diversi altri progetti come L’arte in Ospedale. L’iniziativa ha avuto il suo culmine nell’opera di Gregorio Mancino, artista di Omeoart noto per le sue performance in movimento, che ha completamente trasformato i muri del corridoio del reparto di Neonatologia dell’Ospedale Macedonio Melloni di Milano (oltre 1.000 metri) in opere d’arte. I Laboratoires Boiron hanno voluto dimostrare che l’arte può diventare la migliore medicina per grandi e piccoli e aiutare a comprendere meglio anche i benefici dell’omeopatia integrata alle normali cure mediche.

di Benedetta Bagni