La rivincita degli orsi

DIRE.FARE.CREARE
26 ottobre 2012

Sfatiamo un mito: l’orso non è quel peluche tenerone che accompagna l’infanzia di tutti noi. Certo non assomiglia a Yoghi, celebre ladro dei cestini da pic-nic, e tanto meno al timido ma coscienzioso Bubu. Ma non è nemmeno quel terribile predatore che popola le foreste del nord America a caccia di cibo, come descritto nella declinazione wild del National Geographic Channel.
Alcuni video postati su YouTube sugli orsi che nuotano in piscina o litigano tra loro, dietro le siepi ma davanti alle abitazioni, hanno restituito ai plantigradi il loro ruolo: grandi animali poco abituati ai contatti umani, ma comunque propensi al gioco e alla spensieratezza.
Animali forti, ma in fondo easy, gaudiosi e un po’ imbranati.

Se il social network ci ha restituito un’idea di orso come moderatamente friendly, un nuovo oggetto ci restituisce l’idea dell’animale come compagno di giochi, ma in un’ottica moderna e un po’ tormentata. Mashiro Minami ha infatti ideato un moderno orso che è l’incrocio tra un bianco polare, costretto ad abbandonare l’Artico a causa dello scioglimento dei ghiacci, e un Grizzly, emigrato verso Nord per il troppo caldo. E ne ha fatto un dondolo per bambini bicolore, ovvero qualcosa di concreto e in movimento. Prizzly Bear di Huzi Design, costruito in legno massello e dipinto con colori naturali e atossici, racchiude in sé più concetti: l’orso come compagno di gioco che esige rispetto e il problema del surriscaldamento del pianeta.
Ed eleva a nuova dignità il ruolo dell’orso, da sempre tra i miei animali preferiti.

 

Simona Scibilia

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