La vela di Barcellona

architettura | eco design | estero
18 novembre 2013

Un design innovativo e una collocazione unica caratterizzano W Barcellona, hotel del gruppo Starwood.

Il design alberghiero sembra trovare sempre nuove strade da percorrere. Con un continuo fermento di idee. Il gruppo Starwood ha deciso da tempo di cavalcarne l’onda, con l’apertura di strutture avveniristiche attraverso alcuni dei suoi numerosi brand. Quello più attivo nella sperimentazione di soluzioni all’avanguardia è senza dubbio la catena W Hotel. Stimolante e ironico, il marchio si rifà al termine “Wow”, ovvero allo stupore. E per non smentire la sua continua ricerca di nuove frontiere della progettazione alberghiera, il gruppo ha inaugurato quello che viene considerato il suo fiore all’occhiello: il W Barcellona. “Il debutto del marchio W in una città dinamica come quella spagnola, costituisce uno dei punti fermi del programma di espansione del gruppo – dichiara Eva Ziegler, Global Brand Leader di W Hotels Worldwide. - La rivoluzionaria architettura e il design innovativo del W Barcellona costituiscono un palcoscenico spettacolare per l’esclusivo stile del nostro marchio”.

Realizzato da Ricardo Bofill, architetto spagnolo di fama mondiale, l’albergo è infatti caratterizzato da una struttura architettonica imponente a forma di vela, collocata all’inizio della passeggiata della Barceloneta, che quasi sembra sorgere dal mare, e che consente ai clienti di avere praticamente da ogni camera un notevole panorama della baia e della città. “Abbiamo creato questo hotel per rendere ancora più scenografico il panorama di Barcellona – sottolinea Bofill – E per lasciare un segno nella storia urbanistica di questa costa. Quello a cui abbiamo dato forma è il fattore sorpresa (ovvero il “wow”) che caratterizza questa catena alberghiera”.

All’interno del programma W, l’interior design che caratterizza la struttura di Barcellona vuole simboleggiare l’unione tra gli elementi locali e il comfort. “Durante la progettazione ci siamo ispirati all’elemento più naturale che abbiamo, ovvero il mare – spiega Marta de Vilallonga del Bofill Studio che ha curato la realizzazione del progetto. -  Abbiamo deciso di far si che lo spettacolo offerto dal blu dell’acqua e dalla notevole luminosità che c’è in questa città fossero trasportati all’interno dell’hotel, facendo in modo che il mare diventasse una “cornice” per la vera opera d’arte che è questa struttura”.

Ma nulla è stato lasciato al caso specie nei dettagli. “L’atrio è caratterizzato da muri che ricordano i coralli rossi – prosegue l’interior designer – mentre per le pareti di bar e ristorante sono stati utilizzati colori che simulano i riflessi del mare. Alcuni mobili e accessori giocano con le proprie forme, simili a quelle delle onde; altri, invece, hanno i bordi arrotondati, come se fossero stati erosi dal mare, creando quasi un’assenza di gravità. Infine per le camere abbiamo deciso, per accogliere di ospiti, di creare un habitat naturale, confortevole e completamente integrato con il mondo esterno”.

di Viviana Neri 

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