La visione del futuro prossimo di Londra

DIRE.FARE.CREARE
21 settembre 2014

“Design e creatività sono parte integrante del DNA della nostra città e fondamentali per il futuro di Londra e dell’intero Paese… Il London Design Festival fornisce una panoramica su dove siamo ora, ma offre anche una visione su dove stiamo andando”. La frase ‘profetica’ è di Boris Johnson, controverso sindaco di Londra, ed è stata pronunciata in occasione dell’inaugurazione della dodicesima edizione della rassegna dedicata al design.

Dal 13 al 21 settembre la capitale inglese ha ospitato oltre 300 eventi in vari distretti: a Brompton, Chelsea, Clerkenwell, Islington, Queens Park e il triangolo di Shoreditch.
Al Victoria & Albert Museum la collezione permanente è stata affiancata da installazioni come il Double Space for BMW, due strutture riflettenti sospese al centro della galleria, ideate da Edward Barber e Jay Osgerby. La fiera in stile alternativo designjunction ha messo in mostra prodotti innovativi e brand emergenti nei locali del Sorting Office. Tent ha invece riunito 280 espositori e circa 40 brand in un unico grande spazio: un vero concentrato di design.

Tra i landmark projects, le istallazioni dislocate nei punti più importanti della città, a Trafalgar Square è andata in scena ‘A place called home’. I designer Jasper Morrison, Raw Edges, Ilse Crawford e del Patternity studio hanno realizzato un luogo dove si sentono a casa: l’interpretazione è partita da quattro casette simili per esterno e struttura, poi totalmente personalizzate. Gli ultimi due giorni del festival sono coincisi con il progetto Open House, l’apertura di 800 edifici con passeggiate tematiche e tour organizzati.

 

Simona Scibilia

2 pensieri su “La visione del futuro prossimo di Londra

  1. Pingback: UNSTOPPABLE SPIRIT | FOOL

  2. Pingback: The Future Is Not What It Used To Be | FOOL

Lascia un Commento