Sfuggire con classe al rito degli addobbi

DIRE.FARE.CREARE
10 dicembre 2014

Passata la festa dell’Immacolata, anche i più recidivi allergici al clima buonista e gioioso delle feste natalizie devono arrendersi: ancora una volta è arrivato il periodo più odiato. Perché poi alcuni detestino tanto i giorni precedenti il 25 dicembre è presto spiegato: coercitive cene di lavoro con almeno metà delle persone presenti sulla propria black list, pranzi e cene con parenti che si incontrano (fortunatamente) solo una o due volte l’anno, frenetiche e stressanti corse ai regali, l’incubo del supermercato nei giorni precedenti la festa.

E alla fine di tutto ciò, una volta sopravvissuti al peggio, probabilmente ci si ritrova con frequenti mal di testa, regali il più volte delle volte inutili e 2/3 chili di troppo da smaltire con grande fatica e non prima di Pasqua. Con un minimo di ottimismo in più, invece, questi giorni sono l’occasione per rivedere persone con le quali vorremmo un rapporto più stretto ma per per mille motivi non riusciamo ad averlo, aprire dei regali che ci riempiono il cuore e lasciano a bocca aperta, degustare specialità e dolci che aspettiamo tutto l’anno. Certo per riuscire ad avere un minimo di positività, un po’ dobbiamo cedere all’atmosfera del periodo natalizio, anche nelle decorazioni e (attenzione scettici) nell’addobbo del classico dei classici: l’albero di Natale.

Per venire incontro a chi non vuole un albero, vero o finto che sia, da allestire e disfare ogni anno, 4 proposte differenti: Lovi Christams Tree, un albero in legno di betulla con decorazioni tridimensionali poco ordinarie e 3 diverse altezze; One Two Tree, una struttura in legno di pino che certo non infastidisce né crea disagio nei Christmas intolerant; Round Copper LED, un albero in rame che non necessita di addobbi e illumina piacevolmente davanzali o piccoli angoli della stanza; Vinter, la tenda di Ikea con un albero dipinto che si può decorare con spille e addobbi in stoffa o, in un attacco acuto di mal di Natale, lasciare spoglia così com’è.

La versione senza addobbi potrebbe persino costituire una fonte di ispirazione e relax per i più perfidi e intolleranti.

 

Simona Scibilia

 

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