Uno storico building di Helsinki, una delle donne architetto più note del paese, artefice a inizio del ‘900 di molte strutture di prestigio, e un’associazione no profit: sono questi gli ingredienti di un insolito albergo finlandese.
Scoprire la storia di un albergo di cui hai apprezzato l’architettura, l’atmosfera e i servizi è sempre un valore aggiunto: completa quel tassello che ti permette di andare oltre, di capire i processi, ma soprattutto le finalità della singola attività. E quando ‘incappi’, senza realmente rendertene conto, in un boutique hotel che ha scopi ‘sociali’, la sorpresa è ancora maggiore. Hotel Helka a Helsinki è stato tutto questo e non solo: dell’hotel incuriosiscono sicuramente la struttura, gli spazi interni e la posizione, ma il ‘merito’ è sicuramente della proprietà che lo ha concepito e che, solo tra le righe, leggi essere della YMCA, un’associazione no profit nata per aiutare le giovani donne e oggi dedicata a difendere le minoranze di qualunque tipo. Presente in oltre 120 paesi nel mondo, svolge molte attività e in alcuni stati possiede, come nel caso della Finlandia, strutture alberghiere il cui ricavato entra a far parte del progetto stesso.
Completamente rinnovato nel 1928 da due note architette finlandesi, Wivi Lonn e Aili-Salli Ahde, il palazzo che ospita Helka Hotel nel Kamppi district partecipa al Green Key certification and discrimination Free Zone campaign e parla la lingua locale in ogni dettaglio: dagli arredi, contemporanei e strettamente finlandesi, ai colori, freschi e leggeri, passando per accessori, cucina tradizionale e arte, espressamente curata dalla società Purkutaide; i murales lungo i corridoi, lo stile tematico e avvolgente di alcune camere e la lobby all’ingresso raccontano di uno stile moderno, originale e inclusivo.
Situato originariamente alla periferia della città, oggi Helka rappresenta un pezzo di storia della città nel cuore pulsante della capitale finlandese, una realtà che deve confrontarsi con gli elevati standard qualitativi dei numerosissimi alberghi di Helsinki, ma che dalla sua ha una ragione in più per essere visitato: quell’idea che tutti siamo uguali, con gli stessi diritti, le stesse necessità e gli stessi desideri che forse un albergo, più tante altre situazioni, può provare a mettere alla portata di tutti con garbo, stile in questo tutti nordici.
Barbara Carbone