UNA BIRRA, NELLA TERRA DEL VINO

luoghi del gusto
14 novembre 2013

L’imprenditore  friulano Marco Zorzettig scommette su una birra. Si chiama Gjulia ed è con ingredienti italiani a km zero.

Le note profumate e decise del vino hanno lasciato il posto al classico sentore di luppolo e di orzo appena tostato. L’idea, che può sembrare azzardata in un posto dove il vino la fa da padrone, è venuta all’imprenditore Marco Zorzetting che ha deciso di puntare sulla sua passione, la birra. La famiglia Zorzettig da generazioni produce, a Ipplis di Premariacco, nel Friuli, i vini della cantina La Tunella, ma Marco, insieme al fratello Massimo, ha scommesso nel 2002 in un birrificio a San Pietro al Natisone, per produrre Gjulia, una birra artigianale, né filtrata né pastorizzata, realizzata utilizzando ingredienti del territorio e di famiglia come l’orzo e il frumento che vengono coltivati su sette ettari di terreno agricolo di proprietà.

I numeri sembrano dare ragione ai due fratelli.  “Nel 2012 le bottiglie prodotte sono state 40mila – racconta  Marco Zorzettig -. Nel 2013 arriveranno a 100mila, e prevediamo che nel 2014 usciranno dal birrificio 200 mila bottiglie”. Circa il 40% della produzione è riservata alla classica doppio malto Nord Bionda; un 20% spetta alla Est Bianca, una Weizen ricavata da una miscela di malti di frumento e orzo; e in numeri minori vengono prodotte la Sud Nera e la Ovest Ambrata. Da qui il logo sull’etichetta che richiama la rosa dei venti marinara. Fiore all’occhiello del birrificio è però Grecale, una bionda particolare, resa unica dall’aggiunta di mosto di uva Picolit (il vino passito tipico dei colli orientali del Friuli) che viene prodotta e messa in commercio una sola volta l’anno, la prima settimana di novembre. “Abbiamo voluto creare una birra speciale – dice il produttore – che avesse al suo interno il meglio della nostra regione”.

di Benedetta Bagni

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