1994. Devo tornare indietro di poco più di 20 anni, quando ero una giovane e pimpante ‘ottenne’. Gli anni più belli, dicono. Gli anni più spensierati, sicuro. Bim bum bam era il programma da non perdere, sicuro Masterchef Junior e surrogati non erano nemmeno concepibili – mi chiedo se ne avessimo veramente bisogno, ma io faccio parte di un’altra generazione. A me personalmente bastava qualche pennarello e un foglio di carta per creare la mia cucina perfetta. Pizze e spaghetti con le polpette le mie ‘specialità’. E poi servivo i miei piatti ai clienti immaginari del mio ristorante immaginario. Mi divertivo così, con poco, e assicuro che la mia infanzia è stata ancora più divertente di quanto si possa descrivere.

Vedere questo libro sugli scaffali mi ha riportata indietro esattamente a quegli anni. Un libro di cucina per la mente creativa dei più piccoli. Niente fornelli, niente oggetti contundenti, soprattutto niente piatti da lavare, al massimo qualche manina sporca di inchiostro.

Doodle Cook sfida i vostri piccoli Chef a creare piatti artistici seguendo l’ispirazione del momento secondo qualche piccolo suggerimento dell’autore, Hervé Tullet. Dopo gli studi in Fine Art e 10 anni di esperienza con Art Director, lavorando anche come illustratore per alcune importanti testate giornalistiche francesi, tra cui Le Monde, Elle e Libération, Hervé Tullet pubblica nel 1994 il suo primo libro per bambini. Da qui letteratura per l’infanzia e arte sono stati pane per i suoi denti – sempre per rimanere in tema.

Un simpatico invito a lasciare che i vostri piccoli artisti aspiranti chef gourmet, alti quanto un soldo di cacio, creino le loro 17 ricette, sandwich e torte da inventare e decorare con il solo uso di colori e fantasia. La ricetta perfetta per stimolare la loro creatività dentro e fuori la cucina.

• di Mariapaola Bossini