ESTETICA EUROPEA, SPIRITO ORIENTALE

estero | materiali
08 maggio 2013

In molti pensano che il brand ‘made in Cina’ sia carente dal punto di vista del design. Il colosso Cinese Haier sta cercando di dimostrare che non è sempre così.

In poco meno di 30 anni, dalla sua fondazione avvenuta nel 1984 a oggi, è divenuto il primo produttore al mondo nel settore dei gradi elettrodomestici, con una quota di mercato del 7,8% e un fatturato che nel 2011 ha raggiunto i 23,3 miliardi di dollari. Il colosso cinese Haier, produttore di elettrodomestici,  è ormai un marchio noto e apprezzato nel panorama mondiale grazie anche alla costante attenzione posta al design dei suoi prodotti, che in più di un’occasione sono riusciti ad aggiudicarsi importanti premi internazionali, come il prestigioso IF Communication Design Award, ricevuto proprio lo scorso anno per i televisori Led 3D. “Haier cerca l’unione perfetta tra il ‘senso del bello’ degli italiani e mille anni d’arte cinese – spiegano dal centro di ricerca&sviluppo di Norimberga, in Germania –. E i risultati ci stanno dando ragione, perché se è vero che per alcuni consumatori nostrani permane l’idea che il brand ‘made in Cina’ sia carente dal punto di vista del design, è innegabile che Haier sia sulla strada giusta per cambiare questa percezione”. Nello specifico, l’azienda sta mettendo in contatto una nuova generazione di designer cinesi con la progettazione italiana ed europea. Una sorta di joint-venture di conoscenza con gli attori più importanti d’Europa in questo settore (per esempio, scuole ed eventi come il Salone del Mobile di Milano) per creare un humus dove nutrire la generazione dei giovani progettisti cinesi. Non a caso, il gigante asiatico investe il 4% del suo fatturato annuo in innovazione e ad oggi vanta 10 centri di ricerca sparsi in tutto il mondo, come quello dedicato al Home Solutions recentemente inaugurato a Lione, in Francia, volto a rinforzare l’attività del gruppo nel continente europeo. Una ricerca costante, quindi, che cerca di coniugare anche materiali innovativi e prestazioni eccellenti e che nei prossimi mesi porterà allo sviluppo di nuovi prodotti sia nel segmento bianco che nel bruno. “Dietro la forma di un prodotto, dovrebbe sempre essere leggibile anche la sostanza del marchio, la sua storia – aggiungono ancora dal centro di ricerca tedesco –. Il problema è che oggi, la parola ‘design’ ha subito un tasso d’inflazione innegabile, diventando un’appendice quasi irrinunciabile per qualsiasi oggetto. Il prodotto di design è quello che arriva ad accarezzare il nostro senso del bello, a trasmetterci emozioni positive, ad accordarsi senza stonature a una visione armonica delle cose”.

di Luigi Piscitelli

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