Basta con le solite abitudini lavorative. A lungo andare, il doversi recare sempre nello stesso ufficio, a un orario stabilito, può stancare. A discapito della resa e anche del benessere. La soluzione è lo ‘Smarter working’.
Di cosa si tratta? “È una vera e propria filosofia” dice Oscar Pato, EMEA director & RGM Southern Europe, North Africa & Israel dell’azienda Plantronics, che produce soluzioni audio per la comunicazione e che si è fatta promotrice di questo nuovo stile di lavoro. “Oggi, grazie al supporto della tecnologia, il lavoro può essere molto più smart. Si può lavorare dall’ufficio, ma anche da casa o da un bar. Si può interrompere il lavoro se subentrano altri impegni, per poi riprenderlo all’ora che si desidera. L’importante è avere la possibilità di mettersi in comunicazione, ovunque ci si trovi, con i propri interlocutori, attraverso il supporto della moderna tecnologia”.
Questo stile lavorativo, oggi, è già adottato da molti: secondo Plantronics, il 50% delle persone lavora spesso fuori ufficio e partecipa a conference call. Per agevolare tale modo di produrre e per avvicinare un maggior numero di persone allo ‘Smarter working’, Plantronics ha realizzato una serie di dispositivi all’avanguardia, che si caratterizzano per un design moderno ed elegante.
La gamma comprende diverse cuffie senza fili, in grado di gestire in maniera intelligente le chiamate tramite Pc, telefono cellulare e fisso, dotate di audio a banda larga e Dsp per una nitidezza della chiamata, dal suono naturale e di alta qualità. Utilissimo è il prodotto Calisto 835: il vivavoce intelligente, per lavorare in multi task. Mentre Marque M155 è un auricolare bluetooth per smartphone, che permette di effettuare una conversazione mentre si tocca, si digita e si scorre lo schermo, oltre a effettuare la ricarica simultanea dell’auricolare e del telefono grazie al cavo 2 in 1.
“Siamo certi che l’innovazione possa dare un forte contributo all’efficienza aziendale. Ed è proprio quello che vogliamo fare proponendo la filosofia ‘Smarter working’ supportata dai nostri prodotti tecnologici” conclude Pato.
di Gaia Magni
