Macchiato, ristretto, decaffeinato, con doppia panna, tiepido e… Un sistema IOT all’avanguardia per accontentare qualunque richiesta fa di nuovo parlare di Cimbali, da sempre leader nell’innovazione. Sarà in grado di valutare acqua, pressione, miscela e temperatura di ogni caffè

“Investiamo ogni anno il 6% del fatturato in Ricerca e Sviluppo; possediamo 65 brevetti dei quali 15 depositati negli ultimi 3 anni e siamo state tra le prime aziende ad aver adottato la telemetria per offrire un servizio sempre più efficiente e qualificato”: descrive così il Gruppo Cimbali, Luigi Morello, Business Unit Director Traditional Coffee Machine & Grinders, durante l’ultima edizione di Host Milano.

Nata a Milano nel 1912, l’azienda familiare giunta alla quarta generazione che oggi riunisce sotto lo stesso nome La Cimbali, Faema e recentemente il marchio Slayer, è leader di riferimento per il settore e un fiore all’occhiello per il Paese. E la sua ricerca non si ferma al design di macchine che hanno fatto la storia, come la E71 che ancora oggi, nelle versioni moderne, raccoglie premi e riconoscimenti: il suo lavoro di aggiornamento riguarda soprattutto il pubblico di riferimento, in continua trasformazione.

“Essere in grado di comprendere, soddisfare e anticipare le richieste dei baristi e di tutti coloro che quotidianamente chiedono un caffè è la nostra principale missione: ecco perché non trascuriamo i dettagli, come la possibilità di personalizzare la propria macchina con pannelli e accessori su misura; studiamo prodotti all’avanguardia in termini di produzione di caffè e velocità di erogazione dei servizi e ci impegniamo a immettere sul mercato strumenti sempre più intelligenti che sono in grado di dialogare con l’azienda comunicando errori, mal funzionamenti e necessità relative alle specifiche miscele ”, continua Morello.

In un mondo dove la ristorazione è alla costante ricerca di qualità e innovazione, una macchina del caffè – che oggi avrebbe più senso chiamare dei caffè per l’enorme quantità di miscele in commercio – non poteva non adeguarsi al cambiamento. E proprio come un grande chef, anche la tecnologia alla base delle novità del Gruppo – in arrivo sul mercato nel 2020 – sarà in grado di valutare acqua, pressione, miscela, quantità e temperatura di ogni caffè chiesto da ogni singolo cliente: dialogando con il barista o direttamente con una App, chiunque potrà decidere quale caffè bere, come e in quale momento. Viene solo da chiedersi se il pubblico italiano (e internazionale dal momento che Cimbali distribuisce in oltre 100 paesi al mondo) abbia assolutamente chiara la sua miscela, il tipo di lavorazione e quindi di gusto, il momento di concedersela per gustarla appieno: ma questa è tutta un’altra storia che si affida alla curiosità umana di scoprire il mondo che si cela dietro ogni prodotto.

di Barbara Carbone