Nel 2011 c’è stato il boom della fotografia culinaria: tutti a scattare primi piani di piatti. Poi, con il 2012 è aumentato l’uso indiscriminato di filtri e di effetti diversi per valorizzare anche i soggetti e gli oggetti più banali. Quali sono i trend di quest’anno lo abbiamo chiesto a tre noti fotografi, collaboratori di Nikon, che si sono anche sbilanciati dandoci qualche consiglio su come applicarli.
PANORAMICHE A 360° - Sam Rohn è un fotografo americano autodidatta che ha realizzato immagini per Hugo Boss, Ikea e Ford. Lui dice che sempre più persone si dedicheranno ai ‘panorami stereografici’, aka ‘minimondi’. Sono foto a 360° che liberano dai vincoli della prospettiva normale e permettono di mostrare il mondo intorno a noi da un nuovo punto di vista. Il fotografo è al centro e tutto ciò che c’è intorno può essere visualizzato in una sola immagine. A detta di Rohn la creazione di minimondi oggi è più facile: “I software per creare queste foto sono reperibili da tutti. Per ottenere buoni risultati servono un obiettivo fisheye che consente di cogliere il panorama completo con pochi scatti e un treppiedi con testa sferica panoramica a 360°. E le applicazioni per la post-produzione sono PTGui, KolorAutoPano o Huginwork. Photoshop è invece utile per rimuovere il treppiedi e la sua ombra dall’immagine finale”.
MONOCROMO – In risposta alla recente moda massiva di filtri ed effetti, ci sarà un ritorno alle origini, sostiene il pluripremiato fotografo Jeremy Walker. Ovvero alle classiche ed eleganti fotografie b/n. “Viviamo in un mondo di colori, maxischermi, iPad e smartphone. Siamo costantemente bombardati da immagini luminose che ci piovono addosso da ogni parte, tutti i giorni. La fotografia in bianco e nero è l’antidoto – profetizza Walker -. Se ben realizzata, può essere una scelta all’avanguardia, una novità. Si adatta a una vasta gamma di soggetti, dalle persone all’architettura, dai viaggi ai panorami. Funziona bene in qualsiasi condizione di illuminazione e la luce scarsa può diventare umorale e drammatica, la migliore amica dei fotografi”. Per fare belle foto b/n, Walker suggerisce: “Dai profondità alla tua immagine: poiché non c’è il colore a guidare l’occhio, per inquadrare la tua foto cerca un punto d’interesse in primo piano, un soggetto a media distanza e quindi idealmente qualcosa sullo sfondo. Se scegli invece di isolare un elemento, collocalo a un terzo dell’inquadratura: è la famosa ‘regola dei terzi’, una tecnica che i fotografi utilizzano con successo da moltissimi anni. Posizionando la fotocamera su un treppiedi puoi usare tempi di posa lunghi, che introducono nell’immagine sfocatura, movimento e una nuova dinamica. Questa scelta funziona al meglio quando una parte del soggetto si muove durante l’esposizione e diventa sfocata (come le onde) mentre un elemento è fermo e resta quindi nitido (scogliere). Prova anche a spostare la fotocamera durante l’esposizione. È una tecnica nota come panning, in cui, scelto un soggetto in movimento, come una persona che corre, un’auto o un treno, ti basta puntare la fotocamera sul soggetto e spostarti nella stessa direzione. Se adotti un tempo di posa moderatamente lungo (ad esempio un 15° di secondo), il tuo soggetto sarà nitido mentre lo sfondo risulterà sfocato, con una conseguente sensazione di movimento e direzione. Dovrai tuttavia sperimentare tempi di posa diversi prima di trovare l’impostazione ideale”.
ALTA VELOCITÀ - Morten Rygaard è stato fotografo dei Rolling Stones. Ma anche di U2, Madonna e 50 Cent. Per lui in un battito di ciglia può accadere qualsiasi cosa: serve essere sempre pronti. Il trend che ha individuato è la fotografia ad alta velocità, che permette di cogliere immagini che l’occhio umano normalmente non vedrebbe perché il movimento del soggetto è troppo veloce. In passato questa tecnica veniva usata prevalentemente nel campo della fisica, della ricerca medica e dello sport. Come applicarla? “Il flash è fondamentale per congelare il movimento – dice -. E se ne può usare anche più di uno. Se si scatta in una stanza completamente buia, esponendo il soggetto alla sola luce del flash, si possono creare splendide immagini. Anziché il tempo di posa, in questo caso è meglio controllare la durata del flash, che dovrebbe restare acceso tra 1/800 e 1/2000 di secondo”.
Suona tutto molto tecnico, ma i tre fotografi garantiscono che nella pratica sono consigli facili da attuare. Proviamo.
di Simona Carletti